«Tifo per voi. Mi siete cari!». La lettera del vescovo Vito ai maturandi

Ai Maturandi
del territorio della Diocesi di Rieti

Carissimi,
dopo aver incrociato molti di voi in questi ultimi giorni, in diverse scuole a cui ho fatto visita, ho pensato di inviarvi il mio personale “in bocca al lupo” per i prossimi esami di maturità, tappa che qualche anno fa pensavate molto distante e invece… eccola qua. Vi penso in questi giorni sospesi tra quel “già e non ancora” che la musica e il cinema hanno descritto come la “notte prima degli esami”. Accompagno con affetto di fratello maggiore la fatica dello studio e vi sostengo con la mia preghiera in questo indimenticabile cammino verso la maturità, fatto probabilmente anche di qualche timore misto magari ad un po’ di ansia da prestazione. Coraggio!

Sono certo che gli anni di scuola che vi apprestate a concludere sono stati preziosi almeno quanto lo sono stati per me. Spero che lo studio, il confronto con i docenti e le amicizie strette tra i banchi vi abbiano reso più curiosi verso il mondo, più amici tra di voi, più entusiasti delle vostre possibilità e più fiduciosi verso il futuro. Coraggio, è il vostro tempo!

Qualche giorno fa ricorrevano i cento anni dalla nascita di un grande educatore, don Lorenzo Milani, il prete di Barbiana, padre di quell’ I care che, per molti e anche per me, è diventato un punto di riferimento. In una sua opera, Esperienze pastorali, scrive «con la scuola non li potrò far cristiani, ma li potrò far uomini…».

Ecco, questo spero, da Vescovo di questa nostra terra: che sia matura sempre più la vostra umanità, che possiate sentirvi sulla strada giusta per diventare pienamente voi stessi, per scoprirvi magari anche creati dal buon Dio «come un prodigio» (Salmo 8), così come siete!
Un pensiero affettuoso a ciascuno di voi, per le prove che vi attendono. E un augurio ancor più grande per le tappe che seguiranno. Vedrete, il meglio deve ancora venire.

Anch’io tifo per voi. Mi siete cari!

don Vito, vescovo di Rieti

 

Foto di Vinicius Imbroisi da Pixabay