Santa Filippa Mareri

La Storia

Santa Filippa Mareri è nata nel 1190, vicino Rieti (Cicolano) dalla nobile famiglia dei Mareri. Attratta dalla bellezza di Cristo, conosciuta attraverso la Parola e i poveri, e spinta dall’esempio di San Francesco, rifiuta il matrimonio che la famiglia stava preparando per lei, fuggendo da casa, insieme con alcune compagne, per rifugiarsi in una grotta ( “Grotta di S. Filippa”) dove poter vivere la sua consacrazione. In questa grotta rimase circa due anni, fino a quando i due fratelli Tommaso e Gentile, il 18 settembre 1228, le donarono il castello di loro proprietà, che lei trasformò in monastero. La comunità, guidata da Filippa e affidata alle cure spirituali del Beato Ruggero da Todi, poneva al centro della sua vita il culto e la lode a Dio e l’aiuto materiale e spirituale ai poveri. Santa Filippa morì il 16 febbraio 1236. La sua tomba divenne presto meta di pellegrinaggi, dove da subito si cominciarono a registrare grazie e favori celesti per sua intercessione. Santa Filippa Mareri è la prima santa del secondo ordine francescano: il titolo di Santa compare la prima volta in una Bolla di Innocenzo IV emanata nel 1248, quando erano trascorsi appena undici anni dal suo transito e con santa Chiara ancora in vita.

Il cuore

Il 6 ottobre 1706, durante la ricognizione dei resti mortali della Santa, fu ritrovato il suo cuore incorrotto, a testimonianza della grande carità che caratterizzò tutta la vita di Filippa. Periti medici e chirurghi attestarono l’avvenuto ritrovamento


Le suore

Le Suore Francescane di Santa Filippa Mareri sono chiamate a vivere il Santo Vangelo lasciandosi conformare a Cristo piccolo, povero, umile e crocifisso, seguendo uno stile di vita semplice e umile all’insegna dell’essenzialità. Le loro forti radici contemplative hanno ne hanno segnato profondamente nostra storia e il modo di vivere l’apostolato. Vivono perciò una dimensione “minoritica” come san Francesco, santa Filippa e santa Chiara, partecipando di Gesù povero e rimanendo povere tra i poveri.


La grotta

La Grotta fu il luogo dove S. Filippa, insieme ad alcune donne, si rifugiò tra il 1227 e il 1228. È situata sopra la frazione di Piagge (RI) e raggiungibile attraverso un sentiero montano (vedi: Il sentiero del pellegrino) che si addentra in un verdissimo bosco.


Il vecchio monastero

Nel 1228, vinta la resistenza del fratello Tommaso, Filippa ottenne la donazione della Chiesa di S.Pietro de Molito con la Villa di Casardita dove fondò il monastero. La fondazione si colloca nel contesto del profondo rinnovamento religioso che si verifica agli inizi del XII secolo. La Chiesa, venne consacrata nel 1231 dal Vescovo di Rieti Rinaldo e nello stesso anno Papa Gregorio IX accolse il Monastero sotto la sua protezione con bolla del 21 luglio 1231. All’inizio del 1920 la Società Terni avviò un programma di bonifica nella zona di Rieti e in particolare la Valle del Salto entrò nei progetti di massimo sfruttamento delle risorse idriche per la produzione di energia elettrica. I lavori furono definiti e attuati con sorprendente rapidità. In breve tempo fu sommersa una vasta zona di terreni, compreso il vecchio monastero, dando vita al lago del Salto. Fu uno dei capitoli più drammatici e dolorosi della storia della valle, in cui interi paesi furono evacuati, sommersi e ricostruiti più a monte, tra cui anche il monastero.

Il nuovo monastero

Il nuovo monastero in Borgo San Pietro è la Casa Generalizia e Casa Madre dell’Istituto delle Suore Francescane di Santa Filippa Mareri. Direttamente affacciato sul lago del Salto, immerso nel verde degli Appennini laziali, il convento è disponibile all’accoglienza di singoli e gruppi, in cerca di un ambiente sereno e distensivo, per ritemprare il corpo e nutrire lo spirito. È possibile vivere momenti di silenzio, preghiera e riflessione approfondendo anche la propria esperienza di fede, in un clima accogliente e familiare alla scoperta di luoghi cari a San Francesco d’Assisi e a Santa Filippa Mareri. All’interno della struttura è presente un ampio teatro, messo a disposizione per manifestazioni culturali e spirituali volti alla promozione umana della persona. Inoltre a 30 metri dalla nostra Casa Madre accogliamo, in autogestione, gruppi di scout, gruppi parrocchiali, famiglie e pellegrini che nella semplicità francescana desiderano trascorrere dei giorni di ritiro.

La cappella

Le acque del lago artificiale del Salto sommersero interamente l’antico monastero medievale, solamente la Cappella di Santa Filippa, venne interamente recuperata, grazie all’intervento del sovrintendente alle belle arti dell’Aquila, che obbligò la Società Terni a finanziare il lavoro di esportazione degli affreschi, smontaggio dell’intera vana della Cappella, pietra per pietra, per trasferirlo all’interno del nuovo monastero, rimontandone le strutture che lo compongono e ricollegando gli affreschi secondo il ciclo originario. Al centro della cappella, sull’altare, si venera il Corpo della Santa, racchiuso in un’elegante urna dorata, costruita subito dopo la ricognizione dei suoi resti mortali, avvenuta nel 1706. Vicino all’altare, in un reliquario d’argento della stessa epoca, si venera il suo Cuore. Altre reliquie della Santa si trovano nelle grate alle pareti della cappella.

L’archivio storico

I documenti più antichi custoditi nell’archivio sono materiale pergamenaceo databile a partire dagli ultimi decenni del XII secolo. In particolare una serie di privilegi pontifici ci permettono di classificare l’antico monastero fondato da Filippa Mareri come appartenente all’Ordine di S. Damiano, giuridicamente 2° ordine francescano, istituzionalizzato da papa Gregorio IX.
Accanto alle fonti documentarie ecclesiastiche (emesse dalla curia papale e vescovile di Rieti), fra le pergamene c’è molto materiale di natura civile: lasciti testamentari, donazioni, atti di compravendita, censi … che testimoniano la funzione di archivio svolta dal monastero per il territorio locale, oltre a documentare il patrocinio sul piano spirituale svolto dal monastero di S. Pietro de Molito in tutta la valle del Cicolano.

La biblioteca

Il Patrimonio custodito nella piccola biblioteca dell’Istituto è formato da libri, periodici e fondi speciali disponibili nella sala di lettura e direttamente accessibili all’utenza. Si conservano, inoltre, preziosi libri antichi riguardanti in modo particolare la liturgia e la storia dell’Istituto.

Il museo

Il Museo offre uno spaccato di vita monastica di varie epoche con l’esposizione di reperti decorativi, arredi, lavori artigianali, oggetti di vita quotidiana in uso dalle religiose del tempo, ricettari e attrezzi di farmacia. Preziosi gli arredi, le suppellettili e gli oggetti di culto.


Contatti

Il monastero di Santa Filippa Mareri è in piazza Santa Filippa, a Borgo San Pietro di Petrella Salto, Rieti.
Telefono: 0746558134 – fax 076558367
Sito internet: http://www.suorefilippamareri.it
E-mail: filippaborgo@libero.it