Chiese a mettere in sicurezza e ricostruire, Errani: «Non possiamo permetterci ritardi o situazioni di stallo»

«Non possiamo permetterci ritardi o situazioni di stallo». Lo ha ribadito il Commissario straordinario alla ricostruzione Vasco Errani, incontrando il 7 aprile a Camerino i vescovi delle diocesi terremotate del Centro Italia. Alla presenza, tra gli altri, del card. Edoardo Menichelli (Ancona-Osimo) e dei vescovi Francesco Giovanni Brugnaro (Camerino-San Severino Marche), Carlo Bresciani (San Benedetto del Tronto), Giovanni D’Ercole (Ascoli Piceno), Stefano Russo (Fabriano-Matelica), Domenico Pompili (Rieti), Nazzareno Marconi (Macerata), l’incontro aveva lo scopo di fare il punto sulla situazione sul percorso di messa in sicurezza e ricostruzione dei beni ecclesiastici.

«Le opere di messa in sicurezza vanno fatte secondo le norme e i lavori devono essere pagati. Se qualcuno non ve lo permette segnalatemelo», ha ribadito Errani, replicando alle osservazioni su un rallentamento nella messa in sicurezza degli edifici di culto indicati al Ministero per i beni culturali (Mibact). Per il commissario, «è necessario fare il punto esatto della situazione delle opere provvisionali già eseguite e di quelle da compiere, rivedendo, se necessario, quanto indicato dal Mibact. Qualora, poi, i tempi di esecuzione siano eccessivamente dilatati soggetti attuatori delle relative opere potranno essere le singole curie vescovili».

A tal fine Errani ha proposto ai vescovi, ai dirigenti e ai sovrintendenti presenti un tavolo di lavoro cui dovranno partecipare un tecnico incaricato da ciascuna diocesi, un tecnico della Regione e uno della Protezione civile per definire con esattezza lo stato delle opere, presentando i risultati in occasione del prossimo incontro che si terrà, su invito del card. Menichelli, ad Ancona venerdì 21 aprile.

L’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, ha infine richiamato l’attenzione sullo stato del patrimonio archivistico e librario recuperato in ciascuna delle chiese parrocchiali danneggiate. Al riguardo ampia assicurazione è stata fornita dalla Sovrintendenza archivistica circa il reperimento di adeguati spazi attrezzati idonei alla conservazione di questo patrimonio.