Un anno tutto dedicato a san Giuseppe

Papa Francesco ha stabilito che dall’8 dicembre di quest’anno fino all’8 dicembre 2021 sia celebrato uno speciale Anno di san Giuseppe. Per questa occasione è concessa l’Indulgenza plenaria ai fedeli che reciteranno qualsivoglia preghiera approvata o atto di pietà in onore di san Giuseppe, specialmente nelle ricorrenze del 19 marzo e del 1° maggio, nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, il 19 di ogni mese e ogni mercoledì, giorno dedicato alla memoria del Santo.

LA LETTERA APOSTOLICA

Sullo sfondo della Lettera apostolica Patris corde – Con cuore di Padre, c’è la pandemia da Covid19 che – scrive papa Francesco – ci ha fatto comprendere l’importanza delle persone comuni, quelle che, lontane dalla ribalta, esercitano ogni giorno pazienza e infondono speranza, seminando corresponsabilità. Proprio come san Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta.

San Giuseppe ha espresso concretamente la sua paternità nell’aver fatto della sua vita un’oblazione di sé nell’amore posto a servizio del Messia. E per questo suo ruolo di cerniera che unisce l’Antico e Nuovo Testamento, egli è sempre stato molto amato dal popolo cristiano. In lui, Gesù ha visto la tenerezza di Dio, quella che ci fa accogliere la nostra debolezza, perché è attraverso e nonostante la nostra debolezza che si realizza la maggior parte dei disegni divini.

SPIRITUALITA’ ISPIRATA A SAN GIUSEPPE

La vita di san Giuseppe fu segnata dal mistero pasquale che, prima di essere risurrezione è, in noi come in Gesù, patimento e morte. Il mistero che attraversa l’esistenza di Giuseppe è questo: Maria è sua sposa e non lo è pienamente; Gesù è suo figlio ma non è stato generato da lui. Nella persona di Giuseppe troviamo dunque la chiamata ad una rinuncia molto profonda. Ciò avrebbe potuto soffocare l’amore, se fosse stata vissuta con l’amarezza di chi è centrato nel proprio “ego”.

Al contrario assistiamo in lui al dispiegarsi dell’amore più delicato, al suo potenziamento. Quando i segni della gravidanza di Maria sono palesi, Giuseppe, poiché è “uomo giusto”, cerca la volontà di Dio e non rivendicazioni e interessi personali.

Quanto rispetto, quanta delicatezza nella decisione di rimandare Maria a casa, ma in segreto! Poi, quando gli è svelato dal Signore che il frutto del grembo di Maria viene dall’Alto, tutto in lui è disponibilità a servire la vocazione di Maria e la persona di Gesù, tutto è silenzioso amore operante nel solco del progetto di Dio.

Proviamo ad entrare, con umile stupita attenzione, nel cuore di Giuseppe. A contatto con la sua profonda fede, ci chiediamo quanto nelle nostre relazioni familiari e amicali c’è di fermo desiderio di giovare a quelli che amiamo, di metterci al servizio della loro crescita umano-spirituale, anche a costo di nostre rinunce.

Signore, non c’è albero che dia frutto senza essere potato, non c’è affetto che sia vero, profondo e duraturo senza essere purificato da esigenze egoistiche. Dammi la grazia di comprenderlo e viverlo con pace.

Rivolgiamoci a san Giuseppe con una bella e semplice preghiera della tradizione popolare:

San Giuseppe, mio prediletto,
venite in casa mia che vi aspetto.
Venite e vedete, quel che manca voi sapete,
venite e guardate, quel che manca voi portate.
E se qualcosa non va per casa mia, venite e portatela via!