Piccoli e grandi mano nella mano per la Maratona di Primavera

Colorata e gioiosa la Maratona di Primavera che ha attraversato la città domenica mattina. Una vera e propria festa per le famiglie della scuola cattolica che, dopo aver dovuto rinunciare per due anni alla manifestazione a causa della pandemia, sono tornate ad incontrarsi e vivere insieme le strade, il gioco, la preghiera.

La partenza è avvenuta da piazza Mazzini, subito dopo la Messa presieduta dal vescovo Domenico nella basilica di Sant’Agostino. Poi la camminata vera e propria lungo via Terenzio Varrone e via Cintia; prima tappa presso il grande cortile dell’Istituto Divino Amore, per rifocillarsi e sostare un poco sotto un sole caldo e un po’ inaspettato.

Le previsioni meteorologiche davano pioggia, ed invece è stata davvero una bella giornata di primavera ad accompagnare bambini, genitori e insegnanti nella risalita verso piazza Vittorio Emanuele II. Sotto la Cattedrale il corteo era atteso dal Gruppo Jobel, ma prima dello spettacolo teatrale il popolo della Maratona ha assistito alla staffetta tra Viterbo e Rieti per il Torch Run di Special Olympics.

Quindi tutti sotto al portico di Santa Maria per ascoltare le voci degli attori e partecipare ai giochi. Per il pranzo al sacco si è tornati al Divino Amore, vero e proprio cuore logistico della festa della scuola cattolica.

Il tutto ha avuto come il sapore di un ritorno alla normalità, e pazienza se le mascherine nei momenti al chiuso hanno contrappuntato i colori delle magliette donate dal Centro Commerciale Perseo: certe emozioni non si possono certo vivere in videoconferenza. Soprattutto quando ci si mette in cammino sul tema della Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali di quest’anno. “Ascoltare con l’orecchio del cuore”, è stata l’indicazione di papa Francesco. Impossibile farlo senza incontrarsi davvero, senza condividere lo spazio e il passo.