Mons. Lucarelli a Mons. Pompili: «lieto di consegnarti una Chiesa locale viva»

Reverendissimo Monsignore, carissimo don Domenico!

Sono grato al Signore e colmo di riconoscenza alla Chiesa, innanzitutto al Santo Padre, Papa Francesco, per aver scelto te quale nuovo Vescovo di Rieti.

In questi anni ho potuto apprezzare il tuo servizio discreto e competente alla CEI in occasione delle Assemblee generali: giovane, dinamico, preparato, capace e spigliato nell'uso delle nuove tecniche di comunicazione.

Sarò lieto di consegnarti una Chiesa locale viva, desiderosa di continuare il cammino di fede iniziato con i Vescovi fondatori (San Probo e San Prosdocimo) tanti secoli fa e proseguito con i miei predecessori.

È una Chiesa ricca di energie, in cui certamente non mancano problemi che saprai affrontare e risolvere con le tue capacità, con la preghiera tua personale e grazie alla preghiera di tanti: sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose. Ma anche di tantissimi laici impegnati nella Chiesa, in famiglia e nella società.

Questa Chiesa vive in una realtà sociale negli ultimi anni molto provata dalla crisi economica, che però non ha fatto affievolire la fede e la speranza cristiana, come pure la solidarietà e la generosità delle persone.

In questi anni ho fatto la conoscenza di tanta gente in difficoltà economiche, diciamo di tanti poveri, che sono le persone predilette da Gesù, a cui abbiamo cercato di non far mancare mai un aiuto, per quanto possibile.

La tua sensibilità verso i mezzi di comunicazione saprà certamente dare una spinta innovatrice alla pastorale, alla organizzazione complessiva della diocesi, al contatto con i giovani, all'approccio con le famiglie.

Avrai tante soddisfazioni e tanta consolazione nella visita del vasto territorio diocesano e incontrerai persone genuine e cordiali: questo ha arricchito in questi anni la mia spiritualità e la mia umanità.

Attraverserai territori incantevoli e ancora difficili e spero che, come mi è capitato più volte, penserai ai nostri predecessori che li percorrevano con mezzi di fortuna e a piedi; anche in questo sentirai il legame con loro, quel legame di cui hai parlato nel tuo messaggio, quella comunione speciale che unisce tutti i credenti in Cristo, anche oltre il tempo e oltre la storia.

Sperimenterai quella relazione di unione nella fede con i sacerdoti e con tutto il popolo di Dio, anche quando vi dovessero essere incomprensioni e difficoltà.

Ho dato l'annuncio del tuo nome nell'antica chiesa di San Domenico, scelta proprio in omaggio a te, durante una celebrazione della Parola composta e sentita.

Ad essa hanno preso parte numerosi sacerdoti e religiosi, autorità, il nostro confratello Vescovo Mons. Lorenzo Chiarinelli e tanti fedeli: è stato un momento ecclesiale intenso e semplice.

Tutti ti attendiamo con simpatia e cordialità.

Ti ringrazio per il messaggio che hai inviato alla nostra comunità ecclesiale, prego la Madonna del Popolo per te, ma soprattutto, in questi giorni in cui ci prepariamo alla Pentecoste, mi sento di invocare su te e sulla “nostra” Chiesa di Rieti un soffio potente dello Spirito che fa nuove tutte le cose.

Ti saluto con cordialità con il bacio della pace!