Luce e scelta: il messaggio dell’Epifania nella Basilica di Santa Maria degli Angeli

Nel giorno della Solennità dell’Epifania, a conclusione del centenario degli 800 anni del presepio di Greccio, mons. Vito Piccinonna, vescovo di Rieti, ha presieduto l’Eucaristia ad Assisi, nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola.

Il vescovo ha sottolineato nell’omelia come il giorno dell’Epifania ci proietta già verso la Pasqua, centro e fulcro di tutto l’anno liturgico, ha inoltre spiegato come il Vangelo ci pone sempre dinanzi a un bivio in quanto c’è una luce che più che cercata, ci cerca e davanti a questa luce noi dobbiamo scegliere se difenderci, oppure se lasciarci invadere e guidare da essa cercandola ancora sempre più in profondità.

«Se ti difendi da questa luce, che ha il volto e il nome di una persona, Gesù – ha detto Mons. Piccinonna – resti al buio come è capitato ad Erode e alla sua coorte. C’erano promesse profetiche ben conosciute, profezie che anche noi abbiamo riascoltato nella prima lettura della solennità dell’Epifania: “alzati, rivestiti di luce”, queste parole avrebbero dovuto avere altri effetti nel cuore e nella vita delle persone di Gerusalemme e di Erode, dei custodi del tempio, eppure tutti loro restano seduti, immobili, conoscono anche le Scritture, le fanno studiare ai loro discepoli, apprendono i loro significati più reconditi, eppure tutto ciò non li smuove nemmeno di un millimetro dalla loro posizione».

Il Vescovo ha poi parlato della gioia che viene dall’incontro con il Salvatore: «la tua vita risplende di una gioia così intima che niente e nessuno ti potrà togliere; i Magi, dice don Tonino Bello, sono i santi più nostri, perché sono i più vicini a noi, perché vengono da lontano, non sono quelli di casa, non sono i primi della classe, proprio come noi, sono degli abusivi».

«Che bello pensare che il Signore si concede a questi pastori e a questi Magi, persone lontane, persone che non c’entrano nulla con ciò che lì, in quel posto e in quel momento, si sta compiendo; i Magi sono degli uomini sapienti, eppure sono capaci di fidarsi di una stella che seguono anche quando per alcuni attimi scompare dalla loro vista, ecco perché è molto bello pensare a questa festa dell’Epifania con questo carattere missionario, cattolico, non c’è parzialità che tenga, non c’è nessuno che possa dire: “questo Bimbo è mio, è solo nostro, è della nostra nicchia”, no invece è di tutti, è venuto per tutti».