La reliquia di sant’Antonio cammina insieme ai pellegrini

Sabato 13 agosto la staffetta dei pellegrini del Progetto Antonio 20-22, che era partita da Capo Milazzo a fine giugno e ha già attraversato a piedi la costa siciliana sullo Stretto, Calabria, Basilicata e gran parte della Campania, è arrivata nel Lazio a Cassino, proveniente da Mignago Monte Lungo, ripercorrendo i passi che sant’Antonio 800 anni fa percorse per raggiungere Assisi, quindi Forlì, infine Padova.

Montecassino, Roccasecca, Arpino, Casamari, Collepardo, Trevi, Subiaco, Mandela sono le tappe laziali, prima che la staffetta entri nel territorio della provincia reatina da Orvinio (una tappa, quest’ultima, molto intensa per dislivello, con 698 metri di discesa e 1.054 metri di salita, per 20 km di distanza totale), proseguendo nella Valle del Turano attraverso Castel di Tora e Rocca Sinibalda, per giungere a Rieti città venerdì 26. Da Rieti il percorso proseguirà poi verso il confine umbro facendo tappa a Greccio. Dalla “Betlemme francescana” i camminatori percorreranno il 29 agosto l’ultimo tratto in terra laziale per giungere in Umbria, con arrivo di tappa a Terni dopo 23 km.  Il cammino dei pellegrini continuerà per tutto settembre attraverso diverse località dell’Italia centro-settentrionale, per arrivare il 9 ottobre a Padova, alla Basilica di Sant’Antonio, dopo aver percorso a piedi 1.800 chilometri totali lungo l’intera penisola in occasione degli ottocentenari antoniani.

La scelta di questo percorso è essenzialmente evocativa: 800 anni fa il giovane frate francescano Antonio, partito da Capo Milazzo, non poteva che seguire questa strada per arrivare ad Assisi e poi a Padova, ma non solo. Il tragitto lungo quello che oggi viene chiamato il “Cammino di San Benedetto” era costellato di eremi benedettini e certosini e garantiva l’ospitalità dei monaci a pellegrini e viandanti. Tra i luoghi più significativi che la staffetta di Antonio 20-22 incontra in terra laziale sono dunque da segnalare le abbazie benedettine di Montecassino e di Subiaco nonché l’abbazia cistercense di Casamari.

Attenzione particolare merita senz’altro Rieti, centro nevralgico della devozione antoniana laziale e del centro Italia. Il profondo legame che unisce i reatini a sant’Antonio risale a prima della sua canonizzazione, proclamata, è il caso di dirlo, in tempi record per i tanti prodigi compiuti dal “beato Antonio”. Quando gli emissari della città di Padova giunsero a Rieti per chiedere la canonizzazione a papa Gregorio IX, già vescovo di Rieti nel 1214, furono accolti da una fiaccolata dei cittadini che li sostenne con forza. La cerimonia si sarebbe dovuta compiere proprio nel Duomo di Rieti, ma poiché il papa fu costretto a trasferirsi a Spoleto, i reatini organizzarono una manifestazione da cui prenderà il via quella storia devozionale secolare, che ha il suo momento più alto nella superba “processione dei ceri” che segna il momento clou di ogni Giugno Antoniano Reatino.

Per conoscere le tappe e i relativi programmi giornalieri: https://www.antonio2022.org/cammino/tappe/ (alcuni programmi sono in attesa di conferme e saranno caricati nei prossimi giorni). Nei quasi 288 km totali del percorso in territorio laziale, come di consueto, la reliquia di sant’Antonio “cammina” insieme ai pellegrini all’interno di uno speciale zaino che la custodisce. Al gruppo di una decina di camminatori esperti tra laici e religiosi, altre persone, liberamente e anche per piccoli tratti, possono aggregarsi senza necessità di iscrizione. Sul canale YouTube del progetto Antonio 20-22 (https://www.youtube.com/channel/UCi_whGCBtBa-eaLWH_RCdmQ/videos) sono postati quotidianamente i video-racconti delle singole tappe di cammino.

Il Cammino da Capo Milazzo a Padova è stato promosso dal Progetto Antonio 20-22, espressione dei Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, ed è stato voluto e ideato – insieme ai collaboratori laici – da alcune delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio. Il programma completo su www.antonio2022.org.

GLI APPUNTAMENTI A RIETI

La Pia Unione Sant’Antonio accoglierà il passaggio della reliquia in città nei giorni 26 e 27 agosto (secondo il programma riportato sulla locandina).

Accoglienza venerdì pomeriggio al Borgo: alle 17, l’arrivo della reliquia a San Michele Arcangelo, da cui si snoderà il cammino processionale che, da piazza Cavour, attraversato il Ponte girerà a San Francesco risalendo all’altezza di Santa Chiara e da qui, attraverso via Tancredi, raggiungere Sant’Agostino.

Nella basilica di piazza Mazzini si svolgerà un momento di preghiera guidato dai pellegrini, quindi alle 18 la Messa presieduta dal padre conventuale (componente la Fraternità minoritica di Rieti che cura la cappellania della Pia Unione) padre Luigi Faraglia. Sabato mattina, alle 10 a presiedere l’Eucaristia sarà uno dei frati pellegrini, il conventuale Giovanni Voltan, della comunità patavina della Basilica del Santo. Ultimo appuntamento la Messa vespertina celebrata dal parroco di Sant’Agostino, prima di salutare la reliquia che l’indomani riprenderà il viaggio puntando verso Greccio.