C’è un’estate che non somiglia a nessun’altra, quando la memoria di un Giubileo appena vissuto si trasforma in promessa di futuro. È da questa spinta che nasce il campo diocesano per adolescenti, ospitato dal 3 al 6 luglio presso l’Istituto delle suore francescane di Santa Filippa Mareri, a Borgo San Pietro. Un invito rivolto a ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 15 anni, perché ciò che si è seminato a Roma continui a mettere radici nel quotidiano.
Il tema scelto – Fa buon viaggio! – porta con sé l’esperienza di Tobia, viaggiatore e cercatore di senso, guida simbolica di un percorso che intende guardare alla partecipazione attiva come chiave per costruire un mondo più giusto, più bello, più solidale. Il direttore del Servizio diocesano per la Pastorale giovanile, Emanuele Sciortino, lo ha espresso con chiarezza nel suo saluto ai partecipanti: il campo è la prosecuzione di un cammino iniziato già prima della partenza per Roma, fatto di preghiera, riflessione, confronto. Ora si tratta di non disperdere la spinta, di accompagnare i ragazzi a riconoscere che ogni istante – anche quelli più duri, quelli che fanno arrabbiare o deludono – possono diventare palestra di crescita e consapevolezza.
Con l’aiuto di suor Patrizia Cimmino e don Vincenzo Ianniciello, codirettori della Pastorale Giovanile, insieme agli animatori, il campo estivo sarà dunque l’occasione per imparare a leggere la vita con uno sguardo nuovo, per allenarsi a scoprire lo straordinario nell’ordinario. Perché la felicità, come un tesoro nascosto, si rivela solo a chi accetta di mettersi in viaggio davvero, senza restare fermo ad aspettare che le cose cambino da sole.
In fondo, educare a partecipare significa questo: insegnare a non subire la realtà, ma a trasformarla con un gesto, una parola, un’idea. Ogni ragazzo, ogni ragazza che calcherà i sentieri di Borgo San Pietro porterà con sé la possibilità di far fiorire un pezzo di mondo.
E chissà che, tornando a casa, non ci sia un pezzetto di cielo in più, piantato in mezzo al cuore.