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Sciogliere la durezza del cuore

Il vescovo dopo il rosario: «A differenza del linguaggio corrente dove cuore sta per emozioni e sentimenti, nel linguaggio biblico il cuore ha un significato più esteso: ha a che fare con tutta la persona nell’unità della sua coscienza, della sua intelligenza, della sua libertà, nonché la sede della memoria»

Il sale dell’esistenza

L’impossibilità di stare vicino alle persone che sono state colpite dal virus ha aggiunto sofferenza a sofferenza, ma ha anche dimostrato che si vive del contatto con gli altri. «Le relazioni autentiche sono una forma potente di protezione di fronte alle minacce, e una possibilità di esprimere il meglio di sé», ha detto il vescovo ieri sera

…e il paradiso?

«Il paradiso non è un sogno, ma il compimento della creazione. Non a caso, la parola paradiso evoca il giardino delle origini in cui l’uomo vive in armonia con sé, con l’altro, con la natura e, naturalmente, con Dio». Una riflessione intorno a inferno e paradiso, «per intuire che con Dio nulla va perduto», al centro del pensiero del vescovo Domenico dopo il rosario di ieri

Un rifugio sicuro

«Che cosa c’è dopo la morte? Alla fine c’è il nulla? A queste domande radicali può rispondere solo Dio, mediante una rivelazione»: è iniziato con queste parole il momento di meditazione dopo il rosario espresso ieri sera in Cattedrale dal vescovo Domenico