«I santi? Sono cristiani che hanno risposto umilmente alla chiamata»

Fine mese di maggio a Rieti con Sua Eminenza Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, giunto in Cattedrale per l’80° anniversario della morte di monsignor Massimo Rinaldi.

Era il 31 maggio del 1941, infatti, quando il reatino, che dopo gli anni da missionario scalabriniano era tornato nella sua città natale come vescovo, si spegneva a Roma nella casa generalizia della congregazione scalabriniana. E in coincidenza con tale importante anniversario, si è svolta in Cattedrale una solenne liturgia nella festa della Visitazione di Maria.

A presiederla, l’Istituto storico intitolato al venerabile ha invitato il cardinale Marcello Semeraro, che da ottobre scorso è alla guida del dicastero vaticano che si occupa di beatificazioni e canonizzazioni.

Il porporato, giunto in episcopio accolto da mons. Domenico Pompili, ci ha rilasciato una video intervista, prima di scendere in Cattedrale per presiedere il solenne pontificale, animato dal coro diocesano. Nell’omelia, Semeraro ha richiamato, a partire dalla figura di Maria nella Visitazione, l’esempio di santità di Rinaldi che, nel suo farsi tutto a tutti come autentico pastorale, univa profondamente anelito spirituale e ansia missionaria.