Forum Comunità Laudato si’, il vescovo Domenico: «non siamo padroni della natura»

Il vescovo Domenico ha aperto la giornata di lavori del primo forum delle Comunità Laudato si’. Una giornata incentrata sulla tematica dell’uso e dell’abuso di plastica, sempre nell’ottica di agire individualmente e di conseguenza globalmente per far sì che la custodia e la salvaguardia della casa comune diventino concetti sempre più assorbiti e messi in pratica.

Monsignor Pompili ha lanciato degli interrogativi alla platea:  «la vera domanda dinanzi al creato è censurata: siamo padroni della natura o non siamo piuttosto parte della più ampia famiglia da rispettare? Le foreste pluviali ci appartengono sul serio e quindi possiamo decidere di disboscarle e di bruciarle oppure rappresentano la dimora di innumerevoli piante ed animali, una porzione di quella terra a cui noi apparteniamo?».

A costituire l’uomo «padrone e possessore» della natura sono la scienza e la tecnica, ha spiegato monsignor Pompili, richiamando quella concezione singolare, nata all’inizio del mondo moderno, «in cui Dio è pensato senza il mondo» e l’uomo concepito come «signore e padrone della terra per il sapere di cui è capace, perché il sapere è potere».

Il vescovo di Rieti ha invocato un altro approccio che attiene al rapporto tra l’uomo e l’ambiente e che «non sia solo la crescita, ma l’equilibrio». In questa prospettiva, indicata dall’enciclica Laudato si’, si collocano le Comunità Laudato si’ che, in questo ambito, intendono «agire localmente e pensare globalmente».

«Essere ad Amatrice – ha concluso mons. Pompili – non è un dettaglio. Questa terra splendida e ferita porta in sé le tracce di un equilibrio mancato che ora dovrà essere pazientemente rigenerato. Siamo dentro un ordine che ci precede e ci ospita».

La scelta di Amatrice non è dunque certamente casuale. I frutti delle oltre trenta Comunità nate in tutta Italia e perfino in Brasile saranno per i primi tre anni finalizzati alla costruzione della Casa del Futuro, iniziativa di stampo religioso, sociale, e formativo che mira alla ricostruzione e alla riqualificazione dell’istituto Don Minozzi.

Un progetto affidato allo staff dell’architetto Stefano Boeri, presente ieri al Forum proprio al fine di illustrarlo alla platea.