Santi Gioacchino ed Anna (Festa dei nonni)

(Ger 14,17b-22; Sl 79; Mt 13,36-43)
26-07-2022

I miei occhi grondano lacrime notte e giorno, senza cessare”. Il lamento di Geremia evoca una situazione storica ben precisa quando la città soffre la fame per l’assedio e appena fuori giacciono i cadaveri dei caduti in battaglia. Di fronte a questo dramma, “anche il profeta e il sacerdote si aggirano per la regione senza comprendere”, annota il testo ispirato. Anche ciascuno di noi si è “aggirato senza comprendere”.

La sua lezione di vita ricalca alla lettera la spiegazione della celebre parabola del grano e della zizzania, di cui Gesù offre la sua spiegazione autentica. “Il campo è il mondo  e il seme buono sono i figli del Regno”. credere alla vastità del campo della Chiesa che coincide con il mondo, cioè con la ricca e varia umanità senza mai coltivare orticelli particolari e dedicandosi a tutti, senza distinzioni tra vicini e lontani. La zizzania nella sua esistenza, cioè il male nelle sue varie forme, l’ha conosciuto di persona. Ma non è stato mai precipitoso né arrogante. Non ha preteso di distinguere tra buoni e cattivi.

Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti”. Non si tratta di una promessa vuota, ma della sapienza del Vangelo che invita a valutare le persone e la loro vita, alla luce dell’esito finale e non dei successi presenti.