Consiglio spirituale dopo il rosario: «Si può credere in Dio senza credere nella Chiesa?»

Breve meditazione del vescovo dopo il rosario in diretta streaming dalla cappella della Madonna del Popolo nei giorni del Covid-19
28-05-2020

La Pentecoste – da cui ci separano ormai solo tre giorni – è l’atto di nascita della Chiesa. Mi riferisco alla Chiesa con la c maiuscola, cioè la comunità storica dei credenti che è distinta rispetto alla chiesa con la c minuscola che è lo spazio, per quanto suggestivo, in cui ci troviamo ora. Rispetto alla Chiesa con la c maiuscola non possiamo non riproporre una domanda a bruciapelo: si può credere in Dio senza credere la Chiesa?

Effettivamente c’è tanta gente che dice: “Io credo in Dio, assolutamente, è la forza che ho quando sono tanto giù, e non voglio appesantire gli altri con le mie sofferenze. Mi dà la forza. Ma non credo nella Chiesa, nei preti, e credo poco nella Bibbia. Credo poco alla Chiesa, perché come ogni altra cosa, anche lei è contaminata dalla cattiveria dell’uomo”. Quando sento questa obiezione mi tornano in mente altre parole, quelle di don Milani, che con la chiesa gerarchica ebbe non pochi problemi di incomprensione e che diceva: “Per me che l’ho accettata questa Chiesa, questa Chiesa è quella che possiede i sacramenti. L’assoluzione dei peccati non me la dà mica l’Espresso. La assoluzione dei peccati me la dà un prete. Se uno vuole il perdono dai peccati si rivolge al più stupido, arretrato dei preti pur di averla (…) Sto nella Chiesa per i sacramenti. Non per le mie idee”.

Ecco la ragione segreta per cui Gesù accetta di dar vita alla Chiesa con la c maiuscola, pur conoscendo la mediocrità dei suoi amici, per non lasciare all’eventualità del caso, la possibilità dell’incontro con il suo Vangelo. Della Chiesa sono quattro le note caratteristiche: una, santa, cattolica, apostolica. Questi attributi indicano tratti essenziali della Chiesa e della sua missione. “La Chiesa non se li conferisce da sé stessa; è Cristo che, per mezzo dello Spirito Santo, concede alla sua Chiesa di essere così” (CCC, 814).

Storicamente l’unità della Chiesa è stata messa a dura prova da scismi, eresie e apostasie, causate dal peccato dei suoi membri che si sono allontanati dalla grazia di Cristo. Per fortuna, il desiderio di ritrovare l’unità di tutti i cristiani è un dono di Cristo e un appello dello Spirito Santo. L’ecumenismo è un appuntamento da non mancare perché è proprio dell’essenza stessa della Chiesa di essere una: “Che stupendo mistero! Vi è un solo Padre dell’universo, un solo Logos dell’universo e anche un solo Spirito Santo, ovunque identico; vi è anche una sola Vergine divenuta Madre, e io amo chiamarla Chiesa” (Clemente d’Alessandria, Paedagogus, 21,6, 42; GCS 12, 115 (PG 8,300).