Consiglio spirituale dopo il rosario: «lo Spirito è il respiro che ci sospinge in avanti»

Breve meditazione del vescovo dopo il rosario in diretta streaming dalla cappella della Madonna del Popolo nei giorni del Covid-19
15-04-2020

Non so se vi siete accorti, ma il coronavirus ha cambiato anche la pubblicità in TV. Non c’è prodotto che non inviti a stare a casa e a ritrovare i valori della famiglia. I modelli di riferimento non sono più i vip dello sport o dello spettacolo, ma medici e infermieri. Anche sui social qualcosa sta cambiando: circolano tantissime domande, riflessioni, ma aggrappate alla realtà non a second life o a qualche isola o paradiso artificiale. I selfie e i video mostrano verità incontrovertibili. E bastano photoshop: se hai le occhiaie e se la tua stanza è in disordine, pazienza! Si postano poesie a ripetizione, volti credibili che ispirano saggezza, riflessione, pensiero. Non mancano preghiere, invocazioni e appelli anche laici alla solidarietà.

Mi chiedo: quanto durerà quest’atmosfera? E quando tutto tornerà come prima? Ecco la sfida: la cosa importante è che non si ritorni a prima, ma si dia continuità a questa sete di concretezza e semplicità.

Perché tra quelli che dicono “nulla sarà più come prima” e quelli che “no, tanto non cambieremo mai”, c’è in effetti una terza possibilità. Ed è legata alla nostra capacità di essere cristiani che credono alla resurrezione, cioè alla rinascita. Il che  – stando al Nuovo Testamento  – non ha a che fare con l’al di là, ma con l’al di qua e suggerisce di essere se stessi. Non abbiamo nulla da chiedere, che valga più di quanto ci è caro, come diceva lo staret Giovanni all’Anticristo: e cioè ”Cristo Gesù”. Il che significa stare al mondo con Lui, vivificati dal suo Spirito, che è il respiro che ci sospinge in avanti. Esattamente il contrario del terribile virus che toglie il respiro e annichilisce.