Consiglio spirituale dopo il rosario: «C’è speranza per il futuro»

Breve meditazione del vescovo dopo il rosario in diretta streaming dalla cappella della Madonna del Popolo nei giorni del Covid-19
19-05-2020

Ha colpito la notizia di un 17enne di Washington che ha lanciato un sito sul coronavirus a partire dal 29 dicembre scorso, quando il problema era ancora confinato alla sola Cina. Da allora il sito ha raccolto oltre 100 milioni di visitatori. Secondo indiscrezioni l’enorme traffico diretto al sito Web di Shiffman avrebbe attirato aziende che hanno fame di  spazi pubblici fertili. Secondo indiscrezioni sarebbe giunta un’offerta reale di circa 8 milioni di dollari, rispedita al mittente dal ragazzo, il quale non vuole lucrare sulla situazione tragica della pandemia.

Sono notizie come queste che lasciano ancora margine alla speranza. Perché solitamente accade il contrario e cioè che quelli che sono all’origine di un problema pretendano addirittura di suggerire quale sia la soluzione per quello che essi stessi hanno provocato. Accadde – ricordate? – nel 2008 quando il mondo finanziario che fu all’origine del tracollo economico ebbe la faccia tosta di imporre la terapia da perseguire a testa bassa: e cioè l’austerity.

Oggi, per contro, potrebbe accadere, che si infierisca nella terribile crisi che stiamo attraversando proprio sugli ambiti che meglio hanno resistito, e cioè, la famiglia, la salute e, dulcis in fundo, la scuola. In realtà, quando si mette all’angolo la vita nelle sue tappe fondamentali (la nascita, il tempo della formazione, il lavoro, la vita migrante, la vecchiaia, la morte) il rischio è di marginalizzare la società nei suoi gangli vitali. Il Covid – 19 ci ha aperto gli occhi su quello che non è stato fatto negli ultimi decenni dai decisori della vita pubblica, che hanno sistematicamente messo in mora gli ambiti che tengono in piedi il paese e cioè la famiglia che è il più grande ammortizzatore sociale (compresi i nonni che sono state falcidiati), la sanità che ancorché piena di difetti è però universale e  non lascia nessuno per strada e, infine, la scuola che è un momento di socializzazione che fa cittadini e inserisce a pieno titolo nella vita comune.

Finché ci saranno adolescenti come il giovane webmaster americano, o i medici che abbiamo visti in azione, o i genitori che si sono spesi in questi mesi, o gli insegnanti che hanno inseguito gli alunni, si può star certi che il futuro è ancora aperto. Grazie a Dio!