Consiglio spirituale dopo il rosario: «Bisogna amare per capire»

Breve meditazione del vescovo dopo il rosario in diretta streaming dalla cappella della Madonna del Popolo nei giorni del Covid-19
25-05-2020

Nel libro del profeta Isaia dove, per la prima volta, si enumerano i doni dello Spirito Santo (Is 11,2), il dono della scienza è espresso col termine di ‘conoscenza’. Conoscere nella Bibbia – ne sanno qualcosa i cultori del Cantico dei Cantici – è molto di più che conoscere. Vuol dire ‘amare’ . Dunque, il dono della scienza è il dono della conoscenza-amore. In pratica, la ‘scienza’, intesa in senso spirituale, immette l’amore nel conoscere che è sempre impregnato di affettività. In fondo, la nostra conoscenza è sempre un mix di intelletto e di volontà, come ritenevano già i medievali, in primis i francescani, che avevano compreso quello che in epoca moderna avrebbe scritto A. De Saint-Exupery e cioè: “Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.

Il dono della ‘scienza’ appare altra cosa rispetto alla scienza moderna, intesa come insieme delle discipline fondate sull’osservazione, l’esperienza e il calcolo, che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi. Anche se al tempo della pandemia, abbiamo scoperto quanto contraddittorie e spesso discutibili siano state le affermazioni degli scienziati, in particolare dei virologi. In effetti, si è dimenticato che la scienza vive del principio di falsificabilità (T. Kuhn) e cioè è valida fino… a prova contraria. Esattamente come nella visione tolemaica la scienza – e non la fede – sosteneva la centralità della terra attorno a cui ruotavano tutti gli altri pianeti, salvo poi con Copernico e Galileo Galilei mettere in crisi questa certezza, rivelatasi inadeguata.

Tornando, per concludere, alla ‘scienza’ spirituale è quella che insegna ad amare una persona se la si vuol capire. Comprendo Dio se lo amo. La scienza è il dono per il quale ogni cosa è conosciuta, nella sua verità e consistenza, con la carità di chi ha amato fino alla morte di croce. Non resta che invocarla: Santo Spirito, fa che non uccida mai l’amore, che non disprezzi mai i sentimenti: posso capire le persone solo se le amo.