Consiglio spirituale dopo il rosario: «Avviciniamoci al cuore di Maria per esercitarci nell’arte dell’ascolto»

Breve meditazione del vescovo dopo il rosario in diretta streaming dalla cappella della Madonna del Popolo nei giorni del Covid-19
30-04-2020

Exaltata sum in medio populi mei”, si legge in alto in questa cappella dedicata alla Madonna del popolo. Sembrano queste parole latine riecheggiare il libro del Siracide, detto anche Ecclesiastico, al capitolo 24, 1 dove la sapienza fa l’elogio di sé stessa. Maria, non a caso, nelle litanie lauretane è invocata come “sede della sapienza”. Che vuol dire? Significa che ha partorito il Figlio prima che nel suo corpo, nel suo cuore. Invocare la sede della sapienza è avvicinarsi al cuore di Maria.

Come è noto, sul piano biologico, il cuore è un organo che sta al centro del nostro corpo e pulsa per inviare il sangue fino alle periferie del nostro essere. Il cuore è – cosa sorprendente – l’unico organo del corpo che non è invaso dalla proliferazione di un cancro. Sul piano simbolico, a differenza del linguaggio corrente dove cuore sta per emozioni, vita affettiva, sentimenti, nel linguaggio biblico il cuore ha un significato più esteso: ha a che fare con tutta la persona nell’unità della sua coscienza, della sua intelligenza, della sua libertà, nonché la sede della memoria. Il cuore, insomma, è il sito spirituale della presenza di Dio, dove Dio parla, educa, giudica, si fa presente e abita in colui che “gli apre il cuore”. Maria ha aperto il suo cuore e questo è ciò che l’ha reso  così permeabile all’azione di Dio da generare il Figlio.

In che modo? Il Nuovo Testamento ci fornisce alcuni riferimenti mariani inequivocabili. In primo luogo quello di Maria, che “conservava tutte queste parole collegandole nel suo cuore” (Lc 2,19), che “custodiva tutte queste parole nel suo cuore” (Lc 2,51): quale serva obbediente essa ha ascoltato la Parola di Dio (cf. Lc 1,38) fino a concepirla, a darle carne nel suo utero. Nel mese di maggio che si apre davanti a noi, avvicinandoci al cuore di Maria proveremo ad esercitarci nell’arte dell’ascolto, per evitare di meritare il rimprovero che Gesù dopo la resurrezione muove agli Undici per “la loro incredulità e durezza di cuore” (sklerocardia) (Mc 16,1).