Sant’Elia Profeta in Sant’Elia Reatino di Rieti

Sant’Elia Profeta in Sant'Elia Reatino di Rieti
90026380577
Parrocchia
Sant'Elia Reatino
Rieti
02100
Lazio
Italia

Parrocchia canonicamente costituita il 1° settembre 1986. Riconosciuta civilmente il 7 ottobre 1986. Iscritta nel Registro delle persone giuridiche della Prefettura di Rieti il 7 aprile 1987 – n. 35.

Santo Patrono: Sant’Elia Profeta.
Festa patronale: 20 luglio.
Altre feste
Sant’Elia

  • Sant’Antonio di Padova (13 giugno);
  • Madonna Addolorata (2° domenica di settembre).

Piani Sant’Elia

  • Santa Maria Regina delle Famiglie (Domenica dopo l’Assunzione).

Case San Benedetto

  • Immacolata (Domenica dell’Ascensione).

San Vincenzo

– San Vincenzo Ferrer (Domenica in Albis).

Opere parrocchiali:

  • Casa canonica e Salone parrocchiale a Sant’Elia;
  • Aule catechismo e Salone a Piani Sant’Elia;
  • Campo sportivo.

Organismi e attività pastorali:

  • Consiglio Pastorale;
  • Coro parrocchiale;
  • Circolo parrocchiale affiliato a C.S.I;
  • Gruppo catechisti.

Case religiose esistenti in parrocchia:

Frati Minori (Santuario Francescano «Fonte Colombo» – Tel. 0746.210125).

Chiese ed Oratori:

  • Sant’Elia Profeta (parrocchiale);
  • Santa Maria Regina delle Famiglie a Piani Sant’Elia;
  • San Vincenzo (Cappella privata) a San Vincenzo;
  • – Cappella M. Immacolata a Case San Benedetto;
  • – Santuario Francescano – «Fonte Colombo»;
  • – Chiesa del Cimitero a Piani Sant’Elia.

Al Museo Diocesano
Fra le oreficerie del Museo Diocesano è conservato un calice in argento datato 1734, proveniente dalla chiesa arcipretale di Sant’Elia.

Nota storica
Le origini del paese sono avvolte dal mistero. Fondato in un’area dei monti Sabini, era inizialmente inglobato nel territorio del Castello di Monte lzzo, noto fin dall’XI° secolo, e va con probabilità identificato con il «Casalis lie» o il «Castrum Casarlie»; che era associato ad esso in questo periodo. Alla metà del XII° secolo i due castelli erano passati in possesso del vescovo di Rieti. Il villaggio, saccheggiato ed incendiato per ben due volte, chiese ed ottenne l’autorizzazione a fortificarsi, trasformandosi in un vero e proprio castello. La Chiesa di Sant’Elia Profeta originariamente posta al centro del castello (fortezza medievale) di fronte al palazzo Comunale (del secolo XV) risultò come ampliamento di una precedente chiesa dello stesso titolo (del secolo XII) ed erede della primitiva Pieve di San Savino in Monte Izzo, della quale ne assume tutti i privilegi secondo la tradizione della Chiesa. Come risulta dagli atti delle Visite Pastorali dei Vescovi di Rieti fu esente dalla giurisdizione dei Vicari Foranei e le furono soggette le parrocchie di: Poggio Fidoni, Castel San Benedetto e Maglianello. Attualmente la parrocchia di Sant’Elia Profeta comprende le frazioni di: Sant’Elia, Ville Sant’Elia, Fonte Colombo con l’antico Santuario Francescano, Piani Sant’Elia e Case San Benedetto. Il portale della chiesa parrocchiale di Sant’Elia, in pietra lavorata, di probabile appartenenza alla Pieve di Monte Izzo. Il campanile informa trapezoidale, fiore all’occhiello dell’intera costruzione e della suggestiva piazza medievale. Unico nel suo genere, con due antiche campane, una proveniente dalla Pieve di Monte Izzo. All’interno si notano per l’intera navata frammenti di antichi affreschi del XII°-XV° secolo. Sul lato sinistro: Fonte Battesimale in pietra scolpita, di arte rinascimentale (1580); altare privilegiato di Sant’Antonio da Padova e delle Anime del Purgatorio (tele e stucchi del XVI°-XVII° secolo); altare di Sant’Elia (tele e stucchi dello stesso periodo); nicchia del Santissimo Sacramento con candelieri in ferro battuto ed il bellissimo Tabernacolo in legno dorato (1576); l’altare maggiore del Santissimo Sacramento,
che prosegue con il Coro e la Cattedra, dove domina il quadro rappresentante Sant’Elia rapito sul carro di fuoco e Sant’Eliseo, olio su tela, opera di Gioacchino Colantoni da Leonessa, commissionato dalla famiglia Petrongari (1637). Sul lato destro: altare del Santo Rosario (tela e stucchi del XVI°-XVII° secolo); Antica statua di Sant’Elia in cartapesta, recentemente restaurata; altare dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (tela e stucchi dello stesso periodo); nicchia contenente la pregiata ed antica statua di Sant’Antonio da Padova. Il Santuario Francescano di Fonte Colombo immerso in un bosco di lecci deve il suo nome ad un antico fontanaccio, «Fons colombarum», situato su una strada mulattiera in prossimità dell’odierno Convento, presso il quale il Santo d’Assisi amava fermarsi a riposare «e parlare» con le colombe. In questo eremo, in una stretta fenditura nella roccia, nel 1223, gli apparve il Signore comunicandogli la Regola definitiva dell’Ordine dei Frati Minori ratificata con bolla papale da Papa Onorino III. Questo avvenimento ha fatto ottenere a Fonte Colombo l’appellativo di «Sinai Francescano».