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n tanti alla scoperta dei presepi tra Greccio e Rieti. Esposizioni e iniziative fino al 6 gennaio

I giorni di Natale hanno portato moltissimi visitatori alle proposte della Valle del Primo Presepe, iniziativa promossa dalla Chiesa di Rieti con i Comuni di Rieti e Greccio, il sostegno della Fondazione Varrone, la partnership di Autostrade per l’Italia e Regione Lazio, e la collaborazione di Confcommercio, Associazione Italiana Amici del Presepe e Fondaco. L’opera «Ri-Nascita» dell’artista francescano Sidival ha portato sotto gli archi del Palazzo papale 5000 persone; oltre 1600 i contatti fatti registrare dal presepe “tedesco” ospitato nell’oratorio San Pietro martire della Caserma “Verdirosi”. Forte flusso turistico nel borgo di Greccio

Natale, il vescovo Domenico dal santuario di Greccio: «tornare alla mangiatoia»

«Tornare alla mangiatoia: così come san Francesco si era concentrato sulla greppia perché intendeva lì cogliere il significato e la verità profonda del Cristianesimo, così anche noi siamo chiamati a tornare alla novità del Cristianesimo dove Dio si rivela in un bambino e nel rifiuto di ogni violenza in nome della pace che il Bambino porta con sé». Da Greccio, la «nuova Betlemme» di san Francesco, mons. Pompili invita a riscoprire il significato del Natale. Il progetto “La Valle del Primo Presepe” e la voglia di ri-nascita dopo il sisma del 2016

Riscoprire il presepe attraverso l’arte e la bellezza: a Rieti le opere dei Madonnari arrivati da tutta Italia

Decisamente inconsueta la scelta della categoria di artisti per il secondo contest artistico inserito nel progetto “La Valle del Primo Presepe”, promosso dalla Chiesa di Rieti insieme ai Comuni di Greccio e Rieti, il sostegno della Fondazione Varrone, la collaborazione di Confcommercio, Associazione Amici del Presepe e Fondaco, e la prestigiosa partnership di Autostrade per l’Italia e Regione Lazio.

Avviata a Rieti la Comunità interobbedienziale. Il vescovo: «Siate minori per lasciare spazio a Dio»

Stretti in una chiesa di San Francesco tagliata a metà dal cantiere allestito per i necessari lavori di manutenzione, moltissimi fedeli hanno accolto insieme al vescovo Domenico i frati della Comunità interobbedienziale di Rieti – padre Marcello Bonfante (minore), padre Luigi Faraglia (conventuale) e padre Antonio Tofanelli (cappuccino), giunti in città alla vigilia della solennità dell’Immacolata.