Caritas

Il vescovo: «Non si può essere credenti senza essere credibili»

I cristiani diventano testimoni credibili del Vangelo rispetto alla Carità. «Nel corso della storia – ha ricordato don Domenico – i veri credenti sono stati quelli che hanno saputo dare una risposta a problemi emergenti: dalla cura degli ammalati all’educazione delle giovani generazioni», ma non solo, perché perfino «negli ambiti più economici e sociali i veri credenti hanno sempre saputo fare qualcosa di concreto»

Non fa paura la differenza di fede, ma l’assenza di fraternità

Ha suscitato un vivace dibattito l’incontro voluto dai referenti del progetto Sprar gestito dalla Caritas e dall’Ufficio Migrantes diocesano per ragionare insieme al vescovo sulle attualissime questioni della differenza di cultura e religione. Argomenti che sempre più caratterizzano le società moderne: non solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri come sono la città di Rieti e ancor più i comuni del circondario