Consiglio spirituale dopo il rosario: «La tempesta è l’immagine più verosimile per descrivere oggi il mondo»

Breve meditazione del vescovo dopo il rosario in diretta streaming dalla cappella della Madonna del Popolo nei giorni del Covid-19
27-03-2020

Perché avete paura? Non avete ancora fede?” (Mc 4,40). Si è ispirato alla tempesta sedata papa Francesco nella sua preghiera straordinaria in una piazza san Pietro completamente deserta. Non poteva esserci un testo più verosimile per descrivere lo stato del mondo. Siamo, in effetti, come i discepoli che improvvisamente sentono il vento salire e le acque inondare la barca. Mentre Gesù dorme. Verrebbe da chiedersi: ma perché dorme?

Ci sono almeno tre risposte.

La prima è ovvia: dorme perché è sfinito e si accascia senza rendersi conto di quello che gli succede attorno. Se ne ricava l’umanità del maestro che non si risparmia e finisce per essere sopraffatto dalla stanchezza.

La seconda è meno comprensibile: dorme perché i suoi discepoli si accorgano che la vita è un rischio. A pensarci, siamo noi ad esserci immunizzati dentro un’atmosfera ovattata, mentre nella storia dell’umanità gli attimi di tregua sono stati pochi. Il secolo scorso verrà ricordato come il ‘secolo del terrore’: guerre, minaccia nucleare, crisi energetica, crisi di ogni valore spirituale. E il nostro? Di sicuro quello che sta accadendo mette in discussione quel che stiamo costruendo.

La terza è divina: dorme perché si affida. Chi saprebbe dormire in tale circostanza, salvo forse un bambino ancora molto piccolo, tranquillamente abbandonato sul seno della madre, incosciente del pericolo? Certamente le onde ci sono, anche per il piccolo, ma egli non avrà paura se la madre non avrà paura. Gli basta di sentirsi circondato di amore, di appoggiarsi sull’amore, si potersi abbandonare.

Credere è giungere a questo affidamento tacito. Senza più paura. “E’ una parola!” potrebbe dire qualcuno. Almeno si trasformi in un’invocazione.