Consiglio spirituale dopo il rosario: «Facciamoci ispirare da Lei per la settimana che verrà»

Breve meditazione del vescovo dopo il rosario in diretta streaming dalla cappella della Madonna del Popolo nei giorni del Covid-19
03-04-2020

La Madonna del popolo – di fronte alla quale da ormai 20 giorni ci ritroviamo in preghiera ogni sera – è un’antica icona, realizzata da un anonimo artista di scuola umbra, nel XIV secolo. Più tardi, tra il 1679 e il 1680, l’architetto Pietro Antonio Ripoli progettò la cappella dove ci troviamo e vi collocò l’antico dipinto, staccandolo accuratamente dall’abside.

Concentrandoci ora per un attimo sull’icona mariana notiamo che due sono i colori prevalenti: il rosso e il blu. Il rosso nell’iconografia orientale è il segno della divinità, il blu dell’umanità. La divinità di Maria è data dall’essere piena di grazia. E l’umanità? Non è tanto l’essere stata madre; non è neanche l’essere stata colei che ha generato il Verbo della vita, concependolo prima nel suo cuore e poi nel suo grembo. L’umanità di Maria è quella che da sempre ha intuito il popolo credente, definendola semplicemente “Virgo dolens”. Addolorata, dunque, e non arrabbiata. E la pietà popolare ha indugiato sul dolore di Maria, indentificandosi con lei, più che con chiunque altro. E così si è soffermata su “i 7 dolori della Vergine Maria”, cui si è riferito stamane papa Francesco nella sua meditazione al venerdì che precede la Passione. Sono sette i momenti, documentati dai vangeli, che rivelano l’umanità di Maria: la profezia di Simeone, appena 40 giorni dopo la nascita; la fuga in Egitto; lo smarrimento di Gesù al Tempio da adolescente; l’incontro con Gesù ormai sulla via del Calvario; la morte in croce di Gesù; la discesa di Gesù dalla croce; la sepoltura di Gesù.

In questi giorni di dolore e di paura, lasciamo che sia Maria ad accompagnarci nell’entrare nel mistero della passione, della morte e della resurrezione del Figlio. Per far nostre almeno le prime parole del celebre testo di Jacopone da Todi: ”Stabat Mater dolorosa iuxta crucem lacrimosa, dum pendebat Filius” (“Addolorata, in pianto la Madre sta presso la Croce da cui pende il Figlio”).