Consiglio spirituale dopo il rosario: «tornare a respirare profondamente»

Breve meditazione del vescovo dopo il rosario in diretta streaming dalla cappella della Madonna del Popolo nei giorni del Covid-19
14-03-2020

Dai consigli spirituali allo spirito il passo è breve. Anche perché il Coronavirus attacca proprio il respiro, mettendo in crisi la nostra capacità di inspirare ed espirare. Fortunatamente la gran parte supera questa crisi respiratoria, ma c’è pure chi soccombe a questa aggressione polmonare.

Per un attimo, vorrei parlare, però, di un altro respiro che si è fatto faticoso ed ha a che fare con l’anima. Quest’altra epidemia è meno avvertita, ma non meno contagiosa. Di fatto, le nostre vite hanno spesso il fiato corto: sono affannate e stanche, come dopo una salita.

Dobbiamo tornare a respirare profondamente. Ciò sta a dire fare esperienza e non soltanto esperimenti.  In una parola, ‘durare’ in quel che facciamo e non saltare di pala in frasca. Ancora, vuol dire coltivare il desiderio di Dio e non solo soddisfare i bisogni materiali: non bastano le cose se si spegne il desiderio. Significa vivere nella possibilità e non lasciarsi irretire dai dati di fatto: dunque, occorre reagire con razionalità e fiducia, senza mai arrendersi

C’è un momento magico in cui inspirare l’aria buona che è Dio e poi possibilmente espirarla in azioni e progetti che cambiano la realtà. Questo momento è la preghiera. Come quella di p. Turoldo che in Canti ultimi, scrive così: ”Tu, Dio, sempre più muto; silenzio che più si addensa più esplode: e ti parlo, ti parlo e mi pento e balbetto e sussurro sillabe a me stesso ignote: ma so che odi e ascolti e ti muovi a pietà: allora anch’io mi acquieto e faccio silenzio”.