Omelia in occasione dell’inaugurazione dell’icona della Madonna dell’uva

Santuario de "La Foresta"
26-05-2018

Chi è il bambino di cui parla il Maestro? È lui stesso il primo bambino del Regno, il figlio per eccellenza che compie la volontà del Padre. È il tenero infante che siede sulle ginocchia di Maria come il nostro Casentini lo ha splendidamente raffigurato nel contesto della Foresta dove ci troviamo.
L’energia con cui Gesù reagisce a quanti vogliono che i bambini si allontanino è pari soltanto alla sua convinzione che il bambino è il più adatto ad accogliere Dio. La sua caratteristica principale è la recettività, senza filtri e senza barriere.
Il bambino è concreto e non sognatore come l’adolescente. Per lui valgono solo certe domande: «Che cosa è? Perché? A che serve?». Non si scherma e per questo è più adatto ad accogliere Dio. È naturalmente un mistico.
Il bambino è uno che cresce, che ha voglia di crescere. E, anzi, dice di essere più grande di quello che è. La vecchiaia è quando si è smesso di crescere, di voler andare oltre, di superarsi.
Infine, il bambino è uno che ha fiducia nell’altro. Si fida e si affida e per questo ha la forza di sostenere le difficoltà della vita.
Preghiamo perché come il bambino in braccia a Maria la nostra Chiesa sappia porsi solo questioni concrete, sappia essere desiderosa soltanto di crescere e sia affidata completamente a Dio.
«Se non diventerete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli». Ora comprendiamo meglio il perché.