Mercoledì della prima settimana di Quaresima

Penitenziale a Sant'Agostino (Gn 3,1-10; Sal 51; Lc 11,29-32)
24-02-2021

Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona”. La generazione malvagia a cui si riferisce Gesù non è solo il popolo di Israele, ma gia quello dei cristiani. Il Maestro, quindi , non intende opporre i credenti ai pagani, ma oppone, all’interno della Chiesa stessa, due atteggiamenti tipici. Ci sono quelli che “ascoltano e custodiscono la Parola” e quelli che “cercano un segno” perché non si accontentano dell’unico segno sufficiente che è il Cristo e questi “crocifisso”.

Ma chi è Giona? E’ esistito davvero? Giona è esistito come i cattivi vignaioli che uccisero il figlio del padrone (Mt 21,33-41), come il ricco epulone e il povero Lazzaro (lc 16,19-31) o il figlio prodigo (Lc 15,11-32). In Giona possono identificarsi tutti gli uomini religiosi che dopo l’esilio si radunarono attorno al tempio di Gerusalemme, che nutrivano sentimenti nazionalisti e disprezzavano i popoli stranieri. E dunque, possono identificarsi oggi tutti quei cristiani che guardano i non credenti dall’alto in basso e in cuor loro desistono dall’andare incontro a  loro per convertirli. Ci sono almeno tre aspetti, su cui esaminarci e chiedere perdono come cristiani di inizio Millennio.

La prima è la missione universale del cristiano che rischia oggi di essere appannata da una serie di cautele, di polemiche interne, di frustrazioni che chiude chi crede dentro le mura della propria parrocchia, del proprio gruppo, della propria ricerca religiosa. Siamo tutti un po’ Giona, quasi infastiditi dal dover muoverci verso gli altri, dal dover riconoscere che siamo immobili nelle nostre idee preconcette, nei nostri luoghi comuni, nelle nostre convinzioni ataviche. Ma se continuiano imperterriti a fare le stesse cose, come possiamo immaginare di cambiare le cose?

La seconda è il kerigma che consiste nella morte e resurrezione di Cristo, cioè nella sua crocifissione che genera la vita. Lo dirà paolo: “Mentre i giudei chiedono i segni e i greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia giudei che greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio” (1 Cor 1,22-24). La riduzione a una pratica o a una ideologia sono le due derive di oggi e la fede non passa.

La terza è l’obbedienza critica a quelli di fuori cioè la sorpresa di scoprire che c’è tanta gente che sarebbe pronta a cambiare se avesse la possibilità di un contatto, di una vicinanza, di una forma di prossimità.