Intervento del vescovo all’anteprima della Valle del Primo Presepe

06-06-2019

Parlar di presepe all’inizio di giugno – al netto del tempo burrascoso dell’ultimo periodo – potrebbe apparire una scelta intempestiva. In realtà, il desiderio di anticipare la presentazione della III edizione de ‘La Valle del primo presepe’ risiede nella volontà di anticipare tale iniziativa a persone portatrici di interessi eterogenei: dirigenti scolastici, giornalisti, associazioni di categoria e, nello specifico, tour operators.

L’obiettivo de ‘La Valle del primo presepe’ è una sorta di selfie per alimentare la consapevolezza dello spessore storico-artistico di una terra, che annovera tra le sue peculiarità la prolungata presenza di San Francesco. Il progetto è come una grande istantanea su Rieti e Greccio, i cui contenuti sono resi chiari dal panel delle proposte, così che ognuno possa ricavarne indicazioni per il proprio specifico ambito. Di sicuro le categorie della fede cristiana e del Medio Evo sono due caratteristiche che aiutano a decifrare il nostro contesto e ad offrire una specifica proposta ai tanti visitatori.

La scelta di collegare Greccio che conserva questa memoria al capoluogo Rieti rientra nel tentativo di fare del cammino di san Francesco una proposta a più livelli. Anzitutto, resta il primo e fondamentale livello che è il cammino a piedi che va perseguito e rilanciato. Poi c’è il livello della Città capoluogo che presenta tracce della presenza di san Francesco che non cessano di affascinare: il palazzo papale per cominciare, la Cattedrale, san Francesco, il monastero di santa Chiara, San Domenico, ecc.  Da ultimo e non per ultimo, c’è la serie dei santuari francescani con al centro Greccio che meritano di essere conosciuti in relazione al presepe.

Il contenuto di questa proposta non può non far riferimento al significato spirituale e sociale del presepe iniziando un ideale count down rispetto al 2023, ottavo centenario di questa invenzione attribuita a san Francesco. Dovremo nei prossimi anni intensificare proposte e iniziative che collochino Greccio e Rieti all’interno di un chiaro quadro di riferimento all’esperienza francescana e ai suoi risvolti sociali e culturali per il nostro tempo. Siamo ovviamente una piccola realtà rispetto ad Assisi, ma possediamo un grande contenuto da veicolare e di cui essere capaci di rilanciarne il senso e la provocazione.

Novità di quesa terza edizione è scoprire sul sito assolutamente non commerciale www.valledelprimopresepe.it: una info dedicata a quanti vogliono raggiungere Rieti e Greccio per avvalersi di guide turistiche abilitate o per costruire un pacchetto turistico ad hoc. Invito pertanto i tour operators e le agenzie di viaggio a prendere visione dell’avviso pubblico loro dedicato e pubblicato lo scorso martedì per predisporre e inviare alla Segreteria organizzativa pacchetti turistici finalizzati alla visita di luoghi espositivi del progetto e/o alla partecipazione agli eventi e alle attività proposte.

‘La Valle del primo presepe’ si realizza senza soluzione di continuità lungo tutto l’acro dell’anno e raggiunge il suo apice dall’ultimo sabato di novembre fino al 6 gennaio.

Un partner speciale non può non essere il mondo dei giovani con cui insieme realizzare la seconda edizione del contest “La scuola e il presepe”, laboratori del gessetto, laboratori medievali e dimostrazioni realizzate all’interno di un suggestivo mercato medievale, per citarne alcuni. Merita di essere citato il concerto inaugurale dello scorso anno presso il teatro Flavio Vespasiano e mi auguro con la disponibilità della prof. Volpe che si possa replicare.