Discorso a conclusione della Messa Crismale e annuncio del pro-Vicario Generale

Mercoledì della Settimana Santa - Messsa Crismale
28-03-2018

Al termine di questa celebrazione eucaristica, unica nel suo genere, “epifania della Chiesa”, vorrei ringraziare ciascuno per essere qui.
Ancor più, in ciascuno di voi, vorrei dire grazie alle donne e agli uomini che ogni giorno spandono il profumo del Vangelo nella famiglia e nel mondo del lavoro, nella scuola e nel mondo della salute, nello sport e nel mondo delle istituzioni.
Vorrei dire grazie alla religiose e ai religiosi che vivono i consigli evangelici per indicare a tutti l’orizzonte eterno.
Vorrei ringraziare, alla vigilia del giorno in cui la Chiesa fa memoria del dono dell’Eucaristia e del ministero ordinato, i diaconi permanenti e i presbiteri per il loro impegno pastorale che è ‘trasparenza’ di Cristo. In particolare, vorrei esprimere uno speciale augurio a quanti fra i preti ricordano quest’anno il loro venticinquesimo di ordinazione: don Claudio Nascimben, don Denny Thakidyl, don Carlo Dalla Palma, don Matheu Panackal. E per il suo cinquantesimo: mons Gottardo Patacchiola.
Da ultimo, vorrei rendere noto il nome del pro-Vicario Generale: mons. Luigi Aquilini. Ho chiesto a lui che ha “nicchiato” un po’ per la sua età di «prestare il suo aiuto al Vescovo nel governo di tutta la diocesi» (can 475, 1). Ma ho insistito perché accettasse a condividere la responsabilità per la sua lunga esperienza di parroco ad Amatrice, per il suo tratto umano e accogliente, per il suo essere ancora oggi un camminatore, mai stanco. A nessuno sfugge che il suo personale coinvolgimento nel terremoto dove ha perduto tutto, è un simbolo di quello ferita che attende di essere guarita nei prossimi anni. Affidiamo al Signore don Luigi mentre gli diciamo grazie perché possa aiutare col suo servizio a rendere sempre più unita e partecipe la nostra comunità cristiana.