Santa Maria del Popolo in Cittaducale

Santa Maria del Popolo in Cittaducale
90004640570
Parrocchia
Cittaducale
Lazio
Italia

Parrocchia canonicamente costituita il 1° settembre 1986. Riconosciuta civilmente il 7 ottobre 1986. Iscritta nel Registro delle persone giuridiche della Prefettura di Rieti il 20 gennaio 1989 – n. 253.

Santo Patrono: San Magno Vescovo e Martire
Festa patronale: 19 agosto

Altre feste:

  • Nostra Signora del Sacro Cuore (31 maggio – Convento delle Monache Benedettine);
  • Sant’Antonio da Padova (13 giugno).
  • Santa Maria delle Grazie (12 settembre).

Opere parrocchiali:

  • Ex Vescovado Palazzo Dragonetti con Oratorio Parrocchiale di San Giovanni Bosco.

Organismi e attività pastorali:

  • Consiglio Pastorale;
  • Consiglio Affari Economici;
  • Caritas;
  • Gruppo Catechiste;
  • Commissione beni e attività culturali;
  • Archivio.

Case religiose esistenti in parrocchia:

  • Convento Cappuccini (Monache Clarisse Cappuccine Eremite, Tel. 0746.602139);
  • Monastero di Santa Caterina (Monache Benedettine,Tel. 0746.602106);
  • Suore Carmelitane (Corso Mazzini, 56, Tel. 0746.602954);

Chiese ed Oratori:

  • Santa Maria del Popolo (ex Cattedrale ora Arcipretale-Collegiata);
  • Sant’Agostino (secolo XV-XVII) a Cittaducale;
  • Madonna dei Raccomandati (secolo XV) a Cittaducale;
  • Santa Cecilia a Cittaducale (il portale è del 1471);
  • San Giuseppe (secolo XV) a Cittaducale;
  • Santuario Madonna delle Grazie (secolo XVII-XVIII) a Cittaducale;
  • Santa Caterina (Monastero delle Benedettine. Ente Ecclesiastico Civilmente Riconosciuto. Iscritto nel Registro delle persone giuridiche della Prefettura di Rieti – n. 355);
  • Madonna del Monte nel Convento Cappuccini (1533);
  • Santa Barbara a Caporio (secolo XX) Villaggio Enel Cotilia;
  • Vergine Immacolata (secolo XIX) a Cesoni;
  • Santa Maria di Sesto (sec. XI) a Cittaducale;
  • San Vittorino Vescovo e Martire a Cotilia;
  • Cappella al cimitero di Cittaducale.

Al Museo Diocesano
Sono custodite presso la Pinacoteca Diocesana nove pregevoli tele provenienti dalla chiesa civitese degli Agostiniani, restaurate agli inizi degli anni ’80 da Marie-Christine Brouillet Staderini e dimenticate per oltre venticinque anni nei magazzini di Palazzo Barberini a Roma. Si tratta di quattro tele grandi, il cui soggetto è indicato in un’annotazione della Soprintendenza ai beni storici, artistici e demoantropologici del Lazio come «Strage degli Innocenti», «Santa Barbara», «San Francesco riceve le stimmate», «Sant’Antonio da Padova» cui si aggiungono due tele d’arte, opera del pittore reatino Giuseppe Viscardi, raffiguranti «San Tommaso elemosiniere» e «Santa Monica», e tre tele di piccole dimensioni già esistenti nel fastigio degli altari laterali, fra cui si segnala una delicata «Madonna di Loreto».

Nota storica
Cittaducale fu fondata nel 1309 da Carlo d’Angiò come presidio a nord del Regno di Napoli, fu chiamata così in onore di suo figlio Roberto Duca di Calabria. Conserva in parte la cinta muraria con torri difensive. Elevata a Sede Vescovile il 24 giugno 1502 dal Papa Alessandro VI, ebbe il suo vescovo residenziale fino al 1798, poi sede vacante fino al 1818, anno in cui, per concordato fra la Santa Sede e Ferdinando I Re delle Due Sicilie, la Diocesi fu soppressa ed aggregata all’Arcidiocesi di L’Aquila. Il 21 giugno 1976, con Decreto della Santa Congregazione dei Vescovi, il territorio dell’ex Diocesi di Cittaducale (comprendente le parrocchie di Cittaducale, Borgovelino, Calcariola, Canetra, Casette di Rieti, Castel Sant’Angelo, Collerinaldo, Grotti di Cittaducale, Lisciano, Lugnano, Micciani, Mozza, Paterno, Pendenza, Ponte, Santa Rufina di Cittaducale, Cantalice-Sant’Andrea, Cantalice-San Liberato, Cantalice-Santa Maria, Cantalice-San Michele, Terminillo, Vazia-Madonna del Passo), è stato annesso alla Diocesi di Rieti. L’ex Cattedrale (della diocesi civitese dal 1502 al 1818), dedicata a Santa Maria del Popolo, sorge sulla piazza principale con facciata tardoromanica e rosone gotico più tardo. L’interno, tutto in stile barocco, è stato rifatto dopo il terremoto del 1703. Accanto il palazzo vescovile fatto costruire dal vescovo Pietro Paolo Quintavalle nel 1620. Di notevole interesse è la torre campanaria a tre piani con doppie bifore decorate con archetti pensili. L’interno, originariamente coperto da un soffitto ligneo, conserva un presbiterio gotico con decorazioni del secolo XV. Alle pareti grandi pitture settecentesche. Prima del 1860 c’erano in questa chiesa dodici canonicati e due dignità, l’una con titolo di Arciprete e l’altra di Prevosto. Ogni canonicato e dignità aveva la sua prebenda particolare che amministrava da sé ed indipendentemente, oltre a questa vi era la Massa Comune, amministrata da un tesoriere o procuratore che ogni anno eleggeva il Capitolo. Con le leggi di soppressione degli Enti, lo Stato incamerò tutta la Massa e le singole prebende.

Cittaducale anticamente aveva quattro parrocchie, due delle quali avevano un parroco proprio e due un Economo Curato. Esse erano sotto il titolo di Santa Maria Cesoni la prima, di Santa Cecilia (già Santa Croce) la seconda, di San Giovanni Battista la terza, di Sant’Antimo la quarta. Il Fonte Battesimale era unico e stabilito nell’ex Cattedrale. La chiesa di Sant’Agostino ha un portale del 1450 e un affresco in lunetta di Lorenzo Torresani del 1548. La chiesa della confraternita con portale quattrocentesco e campanile dominante sull’abside. La chiesa di Santa Cecilia con portale del 1471. La chiesa di San Giuseppe conserva ancora la struttura originaria del secolo XV. Sulla strada che viene da Rieti, all’ingresso di Cittaducale, vi è il Santuario di Santa Maria delle Grazie, che fu edificato nel posto dove anticamente era dipinta, su un muro, l’immagine di Nostra Signora, molto venerata dal popolo. Ci ricorda la lacrimazione dell’immagine della Madonna, avvenuta l’11 settembre 1694. Il Santuario prese il posto dell’edicola miracolosa e fu costruito alla fine del secolo XVIII dal Vescovo Pasquale Martini (1792-1798), ed inaugurato nel 1806.