Sant’Elpidio Abate in Sant’Elpidio di Pescorocchiano

Sant’Elpidio Abate in Sant'Elpidio di Pescorocchiano
80011970573
Parrocchia
Sant'Elpidio di Pescorocchiano
Pescorocchiano
02024
Lazio
Italia

Parrocchia canonicamente costituita il 1° settembre 1986. Riconosciuta civilmente il 7 ottobre 1986. Iscritta nel Registro delle persone giuridiche della Prefettura di Rieti il 16 aprile 1988 – n. 240.

Santo Patrono: Sant’Elpidio.
Festa patronale: 3 novembre.
Altre feste

Sant’Elpidio:

  • Sant’Antonio di Padova e San Vito (3° domenica di giugno);
  • Sant’Elpidio e Santa Maria di Petroce (2° domenica di settembre);

Poggio San Giovanni:

  • Sant’Antonio di Padova e San Rocco (16-18 agosto).
  • Santo Stefano (26 dicembre).

Opere parrocchiali:

  • Casa canonica e Sala parrocchiale a Sant’Elpidio;
  • Casa canonica a Poggio San Giovanni.

Organismi e attività pastorali:

  • Consiglio Pastorale;
  • Consiglio Affari Economici.

Centri pastorali:

  • Poggio San Giovanni;
  • Roccarandisi.

Chiese ed Oratori:

  • Sant’Elpidio (parrocchiale);
  • Chiesetta di San Vittorino ad Alzano;
  • Chiesetta degli Alpini al bivio di Sant’Elpidio;
  • Cappella al Cimitero a Granara;
  • Santo Stefano a Poggio San Giovanni;
  • San Pietro in Albino a Roccarandisi;
  • Santuario della Madonna di Pestroce;

Al Museo Diocesano
Presso la sala delle Oreficerie sono custodite la Croce astile del XIV secolo, in argento lavorato a cesello e sbalzo, proveniente dalla chiesa parrocchia di Sant’Elpidio e la Croce in lamina di rame sbalzato su armatura lignea di proprietà della chiesa di Poggio San Giovanni.

Nota storica
Fondato da una serie di antichi centri, eredi forse di insediamenti romani. Dopo il terremoto del 1915, ricostruito nei pressi del «Castrum» medioevale di Torre di Taglio, rappresenta, con l’omonima chiesa, il punto di riferimento di minuscoli ma antichi insediamenti. Nel 1153 e nel 1182 la pieve di Sant’Elpidio appare tra quelle menzionate nelle Bolle papali che i pontefici Anastasio IV e Lucio inviarono ai vescovi della Diocesi di Rieti per determinarne i confini. La chiesa di Sant’Elpidio aveva la cura d’anime su tutti i sei piccoli centri soggetti all’Università di Torre di Taglio e nei suoi pressi si trova la cappella di Santa Maria di Petroce; l’esistenza di questo luogo di culto, i cui lavori di restauro sono
terminati pochi anni fa, è documentata fin dal 1398 ed alla fine del Settecento il vescovo Marini nelle sue «memorie» scrisse che era un beneficio semplice unito alla parrocchia di Sant’Elpidio, «acciò il curato mantenga il coadiutore». La chiesa parrocchiale di Sant’Elpidio Abate è di antichissime origini, conservò fino all’epoca di Ottone I il corpo del martire, fu ricostruita dopo il terremoto del 1915. Il Castello di Poggio San Giovanni (intorno al 1400) apparteneva alla famiglia dei Conti Mareri. Dai Mareri passò, insieme a Roccarandisi ed a Torre di Taglio, in mano ai Cesarini di Roma e infine alla famiglia Falconi che ne mantenne il possesso fino all’abolizione del feudalismo. Nel Registro delle Chiese della Diocesi di Rieti del 1398 compare la «Ecclesia San Iohannis» che, con le sue cappelle, doveva alla Curia Vescovile «unam
procurationem». Roccarandisi tradisce nel nome la sua origine singolare: infatti questo castello venne fatto costruire dai Conti dei Morsi per difendere la zona dalle incursioni saracene tra il IX e X secolo. Nel 1398 la chiesa di Santa Maria era una pieve ed aveva sotto di sé cinque cappelle, ossia San Silvestro presso Granara, San Martino, Santo Stefano, San Vittorino e San Anatolino. Con Decreto Vescovile del 1986 le parrocchie di Santo Stefano di Poggio San Giovanni e di San Pietro in Albino di Roccarandisi sono state soppresse ed incorporate nella parrocchia di Sant’Elpidio.