Verso l'ordinazione di mons. Pompili: presentato il programma alla stampa

È un duplice evento – straordinario sia sul piano ecclesiale e spirituale, che dal punto di vista sociale e “mediatico” – quello della consacrazione episcopale e dell'inizio del ministero episcopale di Mons. Domenico Pompili. Non a caso la preparazione alla liturgia del 5 settembre ha richiesto un lavoro molto intenso, il cui coordinamento è stato affidato al Collegio dei Consultori, che a sua volta si è avvalso di altre professionalità e della collaborazione di tante realtà ecclesiali.

Il 14 agosto i risultati di quest’impegno sono stati presentati alla stampa da don Fabrizio Borrello (Collegio dei Consultori), Massimo Casciani (Ufficio Stampa), Emanuele Chiarinelli (Realtà laicali) e Matteo Buzzi (Sicurezza e la logistica).


Valore spirituale e simbolico

Tanti gli aspetti sottolineati dai relatori, a partire dal particolare valore spirituale e simbolico dell’evento che vede coniugare Ordinazione Episcopale ed inizio del ministero. Un’occasione preziosa che a Rieti non si verifica da 90 anni: il 19 marzo 1925 che fu infatti il vescovo Massimo Rinaldi ad essere consacrato e prendere insieme possesso della Cattedra reatina.


Una dimensione ampia

E non va dimenticato che il 5 settembre saranno due le comunità diocesane coinvolte nei festeggiamenti: unita a quella reatina ci sarà infatti quella di Anagni-Alatri, dalla quale proviene il nuovo vescovo di Rieti. Realtà ecclesiali alle quali si uniscono anche la Conferenza Episcopale Italiana e l’Ufficio Nazionale delle Comunicazioni Sociali, presso cui don Domenico ha prestato il proprio servizio.


Clima di festa e di comunione

Durante la presentazione si è molto insistito sul clima di festa che caratterizzerà la giornata. Cuore dell’evento sarà la Cattedrale di Rieti, nella quale saranno accolte rappresentanze di tutte le realtà ecclesiali e sociali: malati, poveri, disoccupati, parrocchie, religiosi, religiose e associazioni laicali si uniranno nella gioia a uomini e donne delle istituzioni e ad amici, parenti e condiocesani di don Domenico.


Un’unica esperienza di fede

A partire da questo nucleo centrale, l’evento potrà essere vissuto da qualunque “luogo”. Si è infatti lavorato con il massimo impegno per favorire la partecipazione ad un’unica esperienza di fede e di Chiesa. A tutti verrà data la possibilità di “esserci”, anche se in modi diversi. In Cattedrale è stata verificata la possibilità massima di 1.100 posti a sedere, ma al suo esterno, in piazza Cesare Battisti, sarà allestito un maxi schermo tramite il quale si potrà comunque seguire la liturgia e vivere una partecipazione completa, con la Comunione. Si è inoltre cercato di rispondere alle esigenze delle persone con difficoltà motorie, superando il problema delle “barriere architettoniche” attorno alla Cattedrale – causate dalla presenza della parte residua del Cantieri Plus – con la scelta di “estendere” la liturgia di ordinazione anche in San Domenico. All’interno della chiesa di piazza Beata Colomba saranno infatti riservati ai disabili e ai loro accompagnatori le file più vicine all’altare e allo schermo delle circa 800 sedute disponibili. Anche qui la partecipazione sarà piena, compresa la distribuzione dell’Eucaristia.


Preparazione spirituale e pastorale

In conferenza stampa è stato sottolineato come la priorità nel tempo dell’attesa del nuovo vescovo sia stata nel preparare “le menti e i cuori” della comunità cristiana diocesana. Pur essendo necessaria tutta l’organizzazione tecnica, infatti, l’occasione ha bisogno innanzitutto della giusta disposizione spirituale e pastorale. Da domenica 26 luglio, nelle Parrocchie e nelle comunità, la liturgia domenicale comprende un cammino di riflessione sulla figura del vescovo. E fino al 5 settembre sono previsti momenti di preghiera parrocchiali e diocesani.


La liturgia

Tutto converge nella Celebrazione Eucaristica nella quale verrà conferita l’Ordinazione Episcopale a Mons. Pompili e che segnerà anche l’inizio del suo Ministero episcopale a Rieti. Tale liturgia, molto ricca e suggestiva, inizierà con la Processione dei concelebranti che dalla Prefettura arriverà in Cattedrale. L’organizzazione e la cura della Celebrazione è stata affidata all’Ufficio Liturgico della Cei in collaborazione con l’Ufficio liturgico diocesano.


Il vescovo con la gente in mezzo all’arte e alla cultura

Dopo l’ordinazione, sarà possibile salutare il nuovo vescovo sotto gli archi del Vescovado, e con l’occasione visitare, anche accompagnati da volontari qualificati, il chiostro e la cappella-oratorio di S. Pietro Martire (all’interno della caserma “Verdirosi”), la chiesa di San Francesco, e le aree espositive del museo e della pinacoteca diocesana, realizzate all’interno del Vescovado. Come a suggerire che lo sguardo al futuro aperto dall’insediamento del pastore affonda le radici nella tradizione della Chiesa locale.


Città unita per accogliere nuovo il vescovo

Durante la conferenza stampa non si è mancato di ricordare quanto l’evento coinvolga i sacerdoti e i religiosi, né si è dimenticato di ringraziare l’Amministratore apostolico, mons. Delio Lucarelli (che sta supervisionando il lavoro di preparazione), e i tanti volontari che si stanno impegnando nei molteplici campi della macchina organizzativa. Si è inoltre sottolineata l’intensa collaborazione e il decisivo supporto istituzionale della Prefettura di Rieti – con l’impegno del vice Prefetto Vicario Paolo Grieco e di tutto il suo staff – e del Comune di Rieti, che vede all’opera il sindaco Simone Petrangeli, l’assessore al Turismo Vincenzo di Fazio, la Comandante della Polizia Municipale Marta Scioscia, e il personale del Settore Lavori Pubblici insieme al Dirigente Maurizio Peron.


Un grande evento da gestire in sicurezza

Oltre a sottolineare il clima di festa e di grande fermento, sostenuto da una rinnovata speranza per l’inizio del ministero del nuovo vescovo, la conferenza stampa ha fornito dettagli e chiarimenti tecnici. Per rendere possibile l’evento è stato infatti necessario verificare ed elaborare le capienze in sicurezza degli edifici sacri interessati, nonché la viabilità in regime di emergenza delle aree limitrofe. Si è cercato di non sottovalutare nulla e di applicare i più attuali criteri di sicurezza e gestione delle emergenze. All’interno degli edifici interessati verranno garanti tutti gli opportuni apprestamenti di sicurezza, compresa la delimitazione di varie vie di fuga; vi sarà personale qualificato sia per il Primo Soccorso Sanitario che per l’evacuazione in caso di emergenza, collegato e coordinato con le Pubbliche autorità di Sicurezza. All’esterno ci saranno mezzi di soccorso e relative vie di fuga opportunamente delimitate. Il tutto è stato verificato ed elaborato con le competenti autorità e in particolare vanno ringraziati per la disponibilità a tutte le verifiche e per le indicazioni fornite il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, la Prefettura e l’Ufficio Tecnico del Comune.


Il ruolo della stampa

Durante l’incontro non sono mancati i ringraziamenti agli organi di stampa per l’attenzione dedicata all’evento e alla figura di mons. Pompili, accompagnati dalla preghiera di continuare a dare il risalto che merita all’occasione e di fornire informazioni corrette e utili nella preparazione e per lo svolgimento della giornata del 5 settembre. L’evento verrà ripreso dalle telecamere di Tv2000, ma non sarà diffuso dall’emittente. Sarà trasmesso in diretta streaming dai canali internet diocesani e in diretta televisiva da Sabinia Tv (canale 818 del digitale terrestre); sono in corso di definizione eventuali dirette radiotelevisive con emittenti di altri territori.


Alcune curiosità

Oltre a numerosi fedeli provenienti dalla diocesi di origine, al momento è confermata la partecipazione una ventina di vescovi, trai quali il card. Betori, mons. Meini, mons. Crociata, mons. Molinari, mons. Mandara (Sabina) e mons. Piemontese (Terni). Tra gli operatori delle comunicazioni hanno già dato conferma Marco Tarquinio (Avvenire), Paolo Ruffini e Lucio Brunelli (Tv2000), Vincenzo Morgante (direttore TGR) e Maria Pia Ammirati. Saranno inoltre presenti il senatore Franco Marini, reatino adottivo, l'Ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede Daniele Mancini e il dott. Battisti di Trenitalia.