Terremoto: l’aiuto concreto della Caritas italiana

La presenza sul posto di mons. Galantino, il supporto della Caritas nazionale, la raccolta speciale nelle parrocchie italiane. I tanti volti della solidarietà della Chiesa italiana

Ha stanziato da subito un milione di euro dai fondi dell’8×1000, la Cei, perché le diocesi colpite dal sisma possano intervenire in favore della popolazione. 100 mila euro sono stati già versati per far fronte alle prime necessità. Un aiuto materiale che si accompagna a una presenza viva, in prima persona, della Chiesa italiana.

Galantino: «la preghiera si faccia concretezza»

L’ha testimoniata da subito il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, accompagnato tra le macerie dal vescovo Domenico: «È una grande fatica quella che tutti stanno facendo qui. Si sta creando attenzione e c’è una grande solidarietà. Sono venuto qui, a nome della Presidenza della Cei, per far sentire la presenza dei vescovi italiani, per stare vicino al vescovo di Rieti, alla Chiesa locale e alla popolazione e per assicurare la nostra preghiera. Faremo tutto il necessario per quanto ci riguarda, d’intesa con le istituzioni, per aiutare la popolazione, in modo che la nostra preghiera e la nostra vicinanza si facciano concretezza». Un impegno che si affianca a quello di vigilare: «un compito che spetta a ogni cittadino e alle istituzioni, per evitare errori che probabilmente sono stati commessi nel passato, affinché le persone non vengano derubate due volte della loro speranza; la prima dall’evento sismico, la seconda a causa di meccanismi che potrebbero non funzionare bene».

L’esperienza della Caritas italiana

«Stiamo muovendo i primi passi qui nel Reatino, per toccare da vicino questa nuova drammatica esperienza. Ci siamo messi al servizio della struttura ecclesiale, per cogliere le esigenze immediate e quelle future della gente». A parlare è il direttore della Caritas italiana, don Francesco Soddu, tornato già più volte a Rieti per affiancare la struttura nel tentativo di « meglio interpretare quelle che saranno le esigenze reali della popolazione. Com’è nel nostro stile, dedicheremo la massima attenzione alla comunità affinché la stessa, in questa prova durissima, non si disgreghi. Le persone devono avere il sostegno più importante».

La colletta nazionale

La Presidenza della CEI ha inoltre indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane domenica 18 settembre 2016, in concomitanza con il 26° Congresso Eucaristico Nazionale, come frutto della carità che da esso deriva e di partecipazione di tutti ai bisogni concreti delle popolazioni colpite. «Un segno concreto – ha sottolineato Soddu – di comunione e di vicinanza delle Chiese che sono in Italia a quanti sono stati colpiti da questa tragedia».