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Don Domenico ai giovani: «non lasciatevi sopraffare da un tempo sonnambulo»

«Credere rende insonni, e comunque sempre attenti a quel che accade. Chi crede è più portato a non lasciarsi addormentare da come ce la raccontano. Chi crede non si lascia fuorviare dalle utopie, né è disposto a lasciarsi sopraffare da un tempo sonnambulo, che costringe a vivere come automi».
Seguendo la Parola, nell’ultima lectio del tempo di Avvento, il vescovo Domenico ha invitato a i giovani «vigilare», a «mantenere quella lucidità grazie alla quale ci si misura con la realtà per quella che è», e a cogliere nell’«incertezza» della vita, nella finitezza umana, nel senso del limite, ciò che aiuta a «decongestionare il nostro cuore», ciò che «risveglia dall’accidia che ci paralizza».