Piccole Discepole di Gesù, nate 100 anni fa per esigenza di carità

Una serie di eventi per celebrare il centenario delle suore Piccole Discepole di Gesù, fondata un secolo fa a Marino dal servo di Dio monsignor Guglielmo Grassi. «È giusto festeggiare questa importante ricorrenza», dice il parroco di San Michele Arcangelo, mons Benedetto Falcetti. «Gli anni sono tanti e le suore di Campomoro hanno organizzato una serie di eventi per sottolineare questo avvenimento così importante. Nel nostro piccolo, come parrocchia, anche noi abbiamo organizzato due giornate significative, che sono state precedute da incontri serali con le persone della zona: ci siamo ritrovati per celebrare il rosario e ascoltare le esperienze che le suore hanno portato avanti in questi anni».

Tra cultura e liturgia

Tra gli eventi in programma, l’iniziativa di sabato 15 giugno: nella chiesa di San Francesco, si è tenuta la presentazione della pubblicazione commemorativa della congregazione, organizzata dalle suore e portata avanti da tre autori locali, Ileana Tozzi, don Giovanni Maceroni e Fabrizio Tomassoni. Il libro intende ripercorrere il percorso compiuto dalle suore a Rieti.

Domenica 16 giugno, sempre presso la chiesa di San Francesco, si è svolto un “momento” in cui la superiora generale ha presentato i progetti che le suore stanno portando avanti in questi anni, seguita dalla celebrazione della Santa Messa presideduta dal vescovo Domenico.

«Una messa particolare – commenta don Benedetto – animata in modo speciale proprio dalle suore». Per i momenti successivi alla liturgia, le religiose intendono aprire le porte della loro casa a tutti per vivere insieme un momento di festa».

Festa e servizio

Madre Erminia, madre Elvira e suor Agostina vogliono festeggiare insieme alla loro comunità, che le ha accolte con tanto affetto. «Il carisma del nostro istituto è la disponibilità ad aiutare il popolo con umiltà e semplicità, in collaborazione con i parroci», dice madre Elvira.

Le Piccole Discepole di Gesù sono a Rieti ormai da quarant’anni, dai tempi del venerabile vescovo Massimo Rinaldi a cui oggi è intitolata la casa di Campomoro, un tempo conosciuta come la colonia Sant’Antonio. All’epoca, nell’istituto c’era la scuola materna e l’accoglienza per ragazze madri.

Ai nostri giorni le suore proseguono il loro servizio sempre con la priorità dell’aiuto ad anziani, bambini e bisognosi che negli anni hanno avuto necessità di sostegno o rifugio. La giovane suor Agostina viene dalla Nigeria, e confessa che ambientarsi a Rieti non è stato facilissimo a causa della difficoltà di lingua: «adesso invece, sto benissimo, sono felice».