Maratona di primavera: una festa per la scuola e per la famiglia

Anche la pioggia ha dovuto arrendersi all’energia della Maratona di Primavera della scuola cattolica. La giornata del tradizionale appuntamento degli istituti paritari reatini, giunto quest’anno alla trentaduesima edizione, aveva infatti preso il via sotto un cielo grigio e una pioggia battente. Ma al termine della messa presieduta dal vescovo Domenico nella basilica di Sant’Agostino il sole aveva già iniziato ad asciugare le pozzanghere lungo il percorso scelto per raggiungere lo stadio di atletica “Guidobaldi”. Una struttura adottata per diverse delle edizioni del passato, che proprio in ragione delle avverse condizioni meteorologiche è stata scelta anche quest’anno, guardando all’opzione del “pistino” coperto.

Una festa della famiglia

Le strutture che hanno visto tanti atleti allenarsi e tanti record battuti, hanno così ospitato i balli e i giochi preparati dai bambini insieme ai genitori e agli insegnanti. Sì, perché la Maratona di Primavera è una vera e propria festa della famiglia, un bell’esempio di sinergia tra questa e la scuola.

Insieme si può

Lo stare insieme, non a caso, era il tema della giornata: “Insieme si può”. Un modo per dire che genitori e nonni e nipoti, possono realizzare molto insieme agli insegnanti e alle religiose. Per dire che è insieme che si impara, che si formano le donne e gli uomini di domani, che si costruisce il futuro. E ancora per dire che la scuola è il luogo della socializzazione, lo spazio privilegiato per incontrare chi è diverso da noi.

Le suore come mamme

Vale per la scuola in generale, e per la scuola cattolica in particolare, perché guarda in modo speciale alle persone, al bambino come progetto di vita da aiutare a crescere. Da questo punto di vista, in fondo, le suore che si occupano dell’educazione dei giovani sono proprio come delle mamme, e in questo senso è stato bello festeggiare la festa della mamma in coincidenza della Maratona di Primavera.
Così come sono state belle le performance dei bambini, vestiti dai costumi sapientemente cuciti dalle mamme e dalle nonne, talvolta con l’aiuto dei papà, che non si sono sottratti neppure dall’indossarli per completare le coreografie, dove richiesto. Un’atmosfera colorata, familiare, festosa, ben completata dal pranzo condiviso tutti insieme e preparato sul posto come da tradizione.

Con l’aiuto di tanti

All’iniziativa hanno partecipato l’istituto paritario Bambin Gesù, le scuole dell’infanzia reatine delle Maestre Pie Venerini e dell’istituto Divino Amore, l’asilo Maraini gestito dalle suore di Santa Filippa Mareri, la scuola dell’infanzia Santa Chiara di Santa Rufina, intitolata a Santa Chiara di Fiuggi, e quella di Canetra, gestita delle suore di Maria Bambina.

Oltre che per l’impegno delle suore, l’evento è stato possibile grazie all’aiuto del comitato dei genitori “ai confini della famiglia”, al contributo di tantissimi sponsor e al lavoro degli studenti del liceo pedagogico coinvolti in un progetto di alternanza scuola-lavoro.