Kienergia al fianco della Caritas per aiutare chi dorme all’aperto

Il cammino verso la Giornata Mondiale dei Poveri fa un passo verso la solidarietà con la consegna di cinquanta coperte alla Caritas diocesana, donate da Kienergia. Una fornitura preziosa nel momento in cui, in città, tanti “invisibili” dormono all’aperto, su giacigli improvvisati. La coperta infatti parla di protezione, tutela, riparo, ma con la forza delle cose concrete. L’iniziativa di Kinergia si è sviluppata nell’ambito del progetto sociale KiCare che ha come fine principale quello di essere vicino alla comunità locale. «KiCare – spiega Riccardo Seri, Amministratore Unico di Kienergia srl – nasce dalla volontà di restituire la fiducia che i nostri clienti ci dimostrano con azioni concrete a favore del benessere collettivo. E siamo sicuri che questo primo passo sarà seguito da tanti altri, e che non saremo soli in questo nostro cammino».

Ora alla Caritas diocesana il compito della distribuzione delle coperte tra coloro che in questo momento ne hanno più bisogno. «Saranno senz’altro utili per dare conforto a tutti quegli immigrati che arrivano a piedi in città sperando di veder riconosciuto il proprio stato di rifugiato», spiega il direttore della Caritas don Fabrizio Borrello: «Per loro ogni mattina prepariamo qualche panino, sapendo che l’unico altro pasto che potranno consumare sarà quello della sera alla Mensa Santa Chiara».

La quinta Giornata Mondiale dei Poveri, istituita da papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia, ricorre domenica 14 novembre. A dare la direzione all’evento saranno le parole di Gesù riportate dal Vangelo di Marco (14,7), I poveri li avete sempre con voi, scelte dal Pontefice come titolo e tema del Messaggio per la giornata, diffuso lo scorso 13 giugno.

A partire da questo spunto, la Caritas diocesana e gli uffici pastorali dell’area caritativa hanno pensato di estendere la riflessione e l’attenzione verso i poveri – con uno sguardo attento alle cosiddette “nuove povertà” – sul lungo periodo, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità ecclesiale e la società civile verso un cambio di prospettiva, che non legga la povertà come un problema, ma come parte della vita di ciascuno.

In occasione delle celebrazioni di domenica 14 novembre le parrocchie sono invitate a leggere un messaggio che sarà inviato ai fedeli da mons Pompili. Lo stesso giorno, nella chiesa di Santa Barbara in Agro in Rieti, alle ore 18, il vescovo Domenico presiederà la Santa Messa alla quale sono chiamati a partecipare quanti sono impegnati nelle parrocchie della diocesi come operatori della carità, insieme alle persone coinvolte nel volontariato civile a sostegno dei più fragili e i beneficiari di queste attività.

Martedì 16 novembre, dalle ore 10 presso l’auditorium Santa Scolastica di Rieti, avrà poi luogo un evento formativo su “Migrazioni e tratta delle donne”, promosso dall’Ufficio diocesano Problemi sociali e Lavoro per porre l’accento su un particolare aspetto di “nuova povertà”.

Seguirà l’impegno dei direttori degli uffici diocesani dell’area caritativa a redarre lettere che pongano l’accento sulle diverse fragilità del territorio, come sono quelle sanitarie, alimentari, relazionali e di integrazione. Tali messaggi saranno pubblicati sui media diocesani e letti nelle parrocchie l’ultima domenica di ogni mese: oltre a offrire informazioni sulla situazione locale e a dare conto delle azioni intraprese dalle realtà diocesane per alleviare il disagio dei poveri, saranno anche un invito alla partecipazione di tutti ad azioni e momenti di riflessione che aiutino a non distogliere lo sguardo dalla sofferenza, dalla paura e dall’angoscia di tanti, ma a rispondere con concreti gesti d’amore e comprensione.