Incontro del vescovo con Sottosegretario e Commissario alla Ricostruzione: «necessaria la sinergia tra chi decide e chi agisce»

Questa mattina il vescovo Domenico ha incontrato ad Amatrice l’onorevole Vito Crimi, durante la visita che il parlamentare sta compiendo nella provincia di Rieti in veste di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Delega alla Ricostruzione. L’occasione ha visto anche la presenza del Commissario Straordinario del Governo alla Ricostruzione, Piero Farabollini, e ha dato modo a mons Pompili di offrire il punto di vista della Chiesa locale sulla complessa fase seguita al sisma.

In particolare, il vescovo è partito da un recente studio commissionato dalla Caritas sull’intera area del sisma, e ha evidenziato come le difficoltà dei territori non siano registrate dalle sole oscillazioni del Pil, ma emergano soprattutto da un clima di tristezza e sfiducia, in parte legato alla lentezza della ricostruzione, sia nell’azione pubblica che nell’attività privata.

Diversi aspetti che secondo mons Pompili vanno letti in una più ampia “questione dell’Italia centrale”, a partire dalle ataviche carenze in infrastrutture: non solo strade e ferrovie, ma anche il sempre più evidente divario di accesso alle infrastrutture digitali. Né va dimenticato il tema del lavoro: difficile avviare la ricostruzione se l’unica prospettiva occupazionale è la ricostruzione stessa. Si tratta di accompagnare i cantieri degli edifici con prospettive affidabili, in grado di dare speranze sul lungo periodo.

Da questo punto di vista, mons Pompili non ha mancato di ricordare l’impegno preso dalla diocesi per il recupero del complesso “Don Minozzi”, nel quale intende collocare l’ambizioso progetto di Casa Futuro: un luogo polifunzionale, dedicato all’accoglienza dei giovani e delle famiglie, alla valorizzazione del patrimonio agroalimentare, allo studio dei problemi ambientali in sinergia con il movimento delle Comunità Laudato si’.

Da parte loro, il Sottosegretario Crimi e il Commissario Farabollini hanno riconosciuto l’efficacia dell’impegno della diocesi nel recupero e nella messa in sicurezza dei beni culturali, al fianco dell’intensa opera di sostegno alle comunità svolto dalla Caritas sin dai primi momenti dell’emergenza.

In conclusione, il vescovo Domenico ha visto con favore la compresenza del Commissario e del Sottosegretario all’incontro: il primo più operativo e vicino al territorio, il secondo più legato all’ambito in cui si compiono le scelte politiche. Due livelli, quello delle decisioni e quello delle azioni, che è necessario lavorino in stretta sinergia per poter dare le opportune risposte alla popolazione. Un tema che continua a richiedere una strategia chiara e condivisa da tutte le realtà coinvolte.