Fidanzati, sposi, famiglie: si chiude un anno ricco di impegno per la Pastorale Familiare

Si è chiuso in poco più di una settimana un intenso anno di attività per l’Ufficio diocesano di Pastorale Familiare. Tutto nell’arco di nove giorni, per tirare le somme di un anno intensissimo e ricco di impegni. Il tour de force è iniziato venerdì 14 presso il Santuario di Greccio, dove si sono ritrovate le coppie che hanno frequentato uno dei corsi di preparazione al matrimonio nel corso dell’anno pastorale. La celebrazione liturgica, dal titolo “Quando l’Amore Chiama”, è stata presieduta anche quest’anno dal vescovo Domenico, il quale, nella sua breve riflessione ha invitato le coppie a superare ogni forma adolescenziale di amore, guardando ad una prospettiva che sappia «garantire una relazione che consenta ai figli di avere la certezza del riferimento paterno e materno, perché è da qui che tutto nasce ed è da qui che dobbiamo sempre ripartire se vogliamo intendere l’amore nella dimensione credente, oltre che umana, che consiste proprio nella trasmissione dell’esistenza». Il Vescovo hai quindi invitato tutti a riflettere circa il deficit demografico della nostra generazione. «Questa mancanza di vitalità la dice lunga su quanto asfittico sia il nostro mondo affettivo. Io, invece, vorrei augurarvi di avere sempre ben presente che la compiutezza dell’amore si realizza in questo oltre voi stessi» ha concluso il Vescovo.

Sabato 15 è stata la volta della Festa degli Anniversari di Matrimonio, aperta a tutti gli sposi che hanno festeggiato un anniversario “tondo” (dal quinto al sessantesimo) secondo un computo per lustri e giunta alla sua 28esima edizione. Circa 70 coppie hanno rinnovato le loro promesse durante la Santa Messa celebrata dal Direttore dell’Ufficio di Pastorale Familiare, dom Luca Scolari.

Infine, si è concluso domenica 23 giugno nella parrocchia di San Francesco del Terminillo il ciclo di quattro incontri promossi dal servizio di Pastorale familiare della Chiesa di Rieti e dedicato a coppie, sposi e famiglie “Per una famiglia accogliente”.

L’incontro ha coinvolto le famiglie che già avevano partecipato ai precedenti appuntamenti che hanno declinato il tema dell’anno: “L’accoglienza come ascolto” con Andrea e Fiorella Turatti del Movimento dei Focolari (16 dicembre), “Cosa c’entra Dio con noi due?” con Francesco Rao e Alessandra Lucca di “5Pani2Pesci” (10 febbraio) e “La tenerezza dell’accoglienza” con don Carlo Rocchetta della Casa della Tenerezza (7 aprile).

La giornata si è aperta con la Messa celebrata da dom Luca Scolari, il quale nell’omelia ha sottolineato quanto fosse significativa la coincidenza con la celebrazione del Corpus Domini: «La storia della salvezza – ha ricordato Dom Luca – inizia e finisce con il mangiare che avviene in una realtà familiare e l’Eucarestia è il momento più intimo tra Gesù e i suoi discepoli. Il messaggio incoraggiante del Vangelo ci fa riflettere sul fatto che la moltiplicazione di pani e pesci avviene in un ambiente arido, deserto. È infatti nelle nostre aridità, nei nostri limiti che si creano spazi di condivisione e momenti di comunione profonda. È l’esperienza del darsi: non importa quanto tu sia piccolo, insignificante. Dai ciò che sei».

Per le famiglie c’è stato spazio per un bilancio di quanto vissuto per programmare i futuri incontri che dal prossimo autunno riprenderanno andando ad approfondire il tema della corporeità e della sessualità. Tra le proposte più sentite è emersa l’esigenza di dedicare attenzione all’argomento della genitorialità, che sarà incluso nel ciclo di incontri futuri.

Dopo un pranzo di condivisione l’incontro è proseguito con il “Family game” organizzato dagli educatori Acr nel piazzale antistante la chiesa, in cui genitori e figli hanno vissuto attraverso il gioco momenti di gioia e spensieratezza.