L’impegno della Caritas diocesa: un centro di ascolto in ogni paese colpito dal sisma

Con la sua opera di costante sostegno alla popolazione colpita dai terremoti degli scorsi mesi, la Caritas diocesana costituisce di fatto un prezioso osservatorio attraverso cui comprendere la situazione per poi indirizzare gli interventi e gli aiuti in un contesto in continua evoluzione

È in fase di avvio il centro d’ascolto della Caritas diocesana a Cittareale, in un locale messo a disposizione del Comune in attesa della messa in funzione di un centro di comunità. Lo sportello per l’ascolto e la ricognizione dei bisogni si va così ad aggiungere a quelli attivi nei comuni di Posta e Borbona, anch’essi in attesa della realizzazione del centro di comunità, e al servizio dello sportello d’ascolto itinerante nelle frazioni che ricadono nei territori comunali di Accumoli e Amatrice.

Il servizio va dall’offerta di servizi psicologici all’ascolto dei bisogni delle aziende comprese nelle aree del sisma, verso le quali la diocesi di Rieti continua a mantenere una particolare attenzione. Altri interventi riguardano il monitoraggio della situazione nei moduli abitativi donati dalla Caritas, per i quali si provvede anche ai mobili. E per superare i mesi più freddi sono state messe in funzione anche alcune stufe a Pallet. Il tutto sempre in stretta collaborazione con la Protezione Civile.

Ma l’osservatorio della Caritas è anche un ottimo punto di osservazione per comprendere l’umore della popolazione al di là dei numeri e delle statistiche. Nei paesi sfuggiti alla distruzione la gente ha paura in modo particolare. «In tanti sentono di stare come in un limbo – ci spiega l’operatore Caritas Umberto Caraccia circondati da edifici rimasti in piedi, ma interdetti o inagibili». Non ci sono le macerie, ma la vita sembra sospesa e non si capisce bene come condurre l’impegno quotidiano.

Ciò detto, a Borbona, Posta e Cittareale, come ad Accumoli e Amatrice, la situazione è in evoluzione continua. E proprio questo mese di aprile e poi maggio, secondo Umberto, segneranno uno spartiacque. Un cambiamento totale, perché ci saranno i ritorni dalle coste. I numeri delle presenze saliranno, molte abitazioni provvisorie verranno consegnate anche nelle frazioni, e in qualche modo sarà necessario censire nuovamente i bisogni, verificare le situazioni e accompagnare il più velocemente possibile le diverse storie verso una possibile normalità.