È scomparso padre Innocenzo Venchi: «Un punto di riferimento per i reatini»

Con accenti commossi, il Maestro Generale dell’Ordine dei Predicatori fr. Gerard Francisco Timonier ha dato notizia nei giorni scorsi della morte di padre Innocenzo Venchi, servo buono e fedele che tanto bene ha operato nella vigna del Signore, il cui nome è intimamente legato per la Chiesa reatina al recupero della basilica di San Domenico avviato negli anni ’90 del secolo trascorso ed alle iniziative intraprese all’alba del nuovo nella ricorrenza del quinto centenario dalla morte della beata Colomba (Rieti, 1457-Perugia, 1501).

Mite e gioviale, padre Innocenzo celava dietro il suo sorriso timido ed aperto la sua sconfinata, profonda cultura teologica: come postulatore dell’Ordine, ha contribuito ad iscrivere nel calendario dei Santi numerose personalità di rilievo fiorite tra i Domenicani.

Per noi reatini, per le Domenicane di Sant’Agnese, per la parrocchia di Santa Lucia ed i suoi Comitati ha saputo rappresentare un punto di riferimento di straordinario valore per l’organizzazione di convegni, pellegrinaggi, incontri culturali fin quando la malattia, lunga e sofferta, non lo ha sottratto ai suoi impegni di studio e di lavoro.
Dalle parole del Maestro Generale apprendiamo che padre Innocenzo ha combattuto la sua buona battaglia con paziente rassegnazione. Certi della sua nascita al Cielo, ci piace pensarlo accolto dalla corona dei Santi a cui ha dedicato la sua vita specchiata di religioso.

Ileana Tozzi