«Cercate di essere veramente giusti»: cristiani chiamati alla preghiera per l’unità

Dal 18 al 25 gennaio si terrà la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

Il tema della settimana di preghiera per quest’anno 2019, preso dal libro del Deuteronomio è una raccomandazione di Dio al suo popolo, che sta per entrare nella terra promessa. Il Signore chiede ai suoi figli che possano risplendere tra gli abitanti delle città in cui vivranno e lavoreranno, come segno della presenza e della misericordia di Dio nel mondo. La gioia è il sentimento che caratterizzerà il popolo di Dio, un sentimento generato dalla consapevolezza che il Signore provvede, accompagna e benedice ogni azione ed ogni opera dei suoi figli.

La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2019 è stata preparata dai cristiani dell’Indonesia. Con una popolazione di 265 milioni di persone, di cui l’86% si professa musulmano, l’Indonesia conta la più ampia maggioranza musulmana rispetto ad ogni altro paese. Vi è, però, un 10% di indonesiani costituito da cristiani di varie tradizioni. Sia per popolazione che per vastità del territorio, l’Indonesia è la nazione più estesa del Sud-Est asiatico. Conta più di 17.000 isole, 1.340 differenti gruppi etnici e oltre 740 idiomi locali, e tuttavia è unita da una lingua nazionale, l’indonesiano bahasa. La nazione è fondata su cinque pilastri basilari chiamati Pancasila, con il motto Bhineka Tunggal Ika (Unità nella diversità). In questa diversità di etnia, lingua, e religione, gli indonesiani hanno vissuto secondo il principio di gotong royong che significa “vivere nella solidarietà e nella collaborazione”.

Ciò implica il condividere tutti gli aspetti della vita, del lavoro, i dolori e le feste, e considerare tutti gli indonesiani come fratelli e sorelle. Questa armonia sempre fragile è oggi minacciata in modi nuovi. La crescita economica che l’Indonesia ha registrato nelle recenti decadi è stata costruita su un sistema competitivo nella sostanza, in netto contrasto con la collaborazione del gotong royong. La corruzione si manifesta in varie forme; colpisce la politica e il mondo degli affari, spesso con conseguenze devastanti per l’ambiente; mina la giustizia e l’applicazione della legge. n tale contesto le comunità cristiane diventano consapevoli della loro unità quando convergono in una comune attenzione e una comune risposta ad una realtà di ingiustizia.

Nel contempo, a fronte di queste ingiustizie siamo obbligati, come cristiani, ad esaminare i modi in cui possiamo essere stati coinvolti in queste forme di ingiustizia. Solo ascoltando la preghiera di Gesù “che tutti siano una cosa sola” (Gv 17, 21) possiamo testimoniare di vivere l’unità nella diversità. È attraverso la nostra unità in Cristo che saremo in grado di combattere l’ingiustizia e di offrire quanto necessario alle sue vittime. Mossi da tale preoccupazione, i cristiani in Indonesia hanno trovato che le parole del Deuteronomio “Cercate di essere veramente giusti” (Dt 16, 18-20) parlassero in modo vigoroso della loro situazione e delle loro necessità.

Nella nostra Diocesi ormai da diversi anni vivremo questa settimana di preghiera 2019 in tre appuntamenti: Domenica 20 gennaio alle 18 ci ritroveremo in Cattedrale insieme al Pastore Daniele Benini della Chiesa Avventista del Settimo giorno e al Padre Holban Constanin parroco della Chiesa Ortodossa Rumena, presiederà la preghiera Ecumenica il nostro vescovo Domenico. Martedi 22 alle 18,30 vivremo il secondo appuntamento nella Chiesa di Madonna dell’Orto (dietro il Carrefour) pregheremo insieme ai nostri fratelli della Chiesa Ortodossa Rumena. Venerdi 25 alle 18 presso la sala del culto della Chiesa Avventista del Settimo Giorno in Piazza Angelucci ci sarà l’ultimo incontro di preghiera con i fratelli Cristiani della Chiesa Avventista.