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Il vicario monsignor Aquilini: «fare comunità con la forza dello Spirito»

«Uno scalatore di vette» lo ha definito il vescovo Pompili, nominandolo suo pro-vicario, «un sacerdote simbolo di una ferita che va rimarginata». Sul viso di don Luigi il sorriso si spegne solo ricordando quella ferita, la fuga disperata quel 24 agosto 2016, correndo in pigiama al buio tra i detriti mentre tutti lo chiamavano, lo supplicavano di salvare i propri bambini, «…ma non ho potuto fare nulla per loro».

Alla Messa Crismale: riportare Dio tra gli uomini per suscitare speranza

È stata una liturgia di grande intensità quella della Messa Crismale presieduta dal vescovo nel pomeriggio del Mercoledì Santo nella Basilica Cattedrale di Santa Maria. Una celebrazione eucaristica, unica nel suo genere, «epifania della chiesa», che ha visto riuniti i fedeli e il presbiterio attorno al vescovo, dal quale è arrivato l’invito ad essere sempre in ascolto e al servizio della Parola: «Leggere la Parola, infatti, non è un atto inoperante e innocente; è liberare una forza che immediatamente entra in azione»

Mons Pompili ha scelto il Pro-Vicario Generale: è mons Luigi Aquilini

In occasione della messa del Crisma, celebrata oggi pomeriggio nella Basilica Cattedrale di Santa Maria, il vescovo Domenico ha annunciato il nome del suo pro-Vicario Generale. La scelta del vescovo è caduta su mons Luigi Aquilini. «Ho insistito perché accettasse a condividere la responsabilità – ha spiegato il vescovo – per la sua lunga esperienza di parroco ad Amatrice, per il suo tratto umano e accogliente, per il suo essere ancora oggi un camminatore, mai stanco. A nessuno sfugge che il suo personale coinvolgimento nel terremoto dove ha perduto tutto, è un simbolo di quello ferita che attende di essere guarita nei prossimi anni».